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Quando il paese si accende d’autunno: la magia della Castagnata e la rinascita dell’Ecomuseo

Sabato e domenica la festa autunnale in collaborazione con la PRo Loco: domenica la consegna del "Premio Simpatia" a Giovanni Quaglia e l'inaugurazione dell'Ecomuseo del Marmo

Quando il paese si accende d’autunno: la magia della Castagnata e la rinascita dell’Ecomuseo

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Anche Frabosa Soprana celebra l’arrivo dell’autunno e le sue tradizioni, con la tradizionale Castagnata, organizzata in collaborazione con la Pro loco, che si terrà sabato 11 e domenica 12 ottobre. Per entrambe le giornate saranno a disposizione il mercatino del dolce e del salato, con prodotti tipici locali, in piazza Marconi. Sabato dalle 15.30 è previsto il laboratorio del Macramè presso la sala Polivalente. Ci saranno caldarroste e giochi popolari e si concluderà con la polentata sotto le stelle. Domenica, a quanto già esposto, si aggiungerà la mostra dei coltellinai “Frabusan ki taiou”, con visita al laboratorio. Ci sarà la mostra del fotografo Massimo Dadone. Dalle 15 si esibirà in piazza il gruppo musicale “Yoyo band”.

Premio “Simpatia”  e inaugurazione Ecomuseo

Inoltre, domenica sarà giornata significativa per il Comune anche per due grandi eventi che si terranno contestualmente. Dalle 14.30 presso la Confraternita dei Santi Pietro e Paolo si svolgerà infatti l’attesa consegna del premio “Simpatia” all’ex presidente della Provincia di Cuneo e della Fondazione CRT e attuale presidente dell’Accademia delle scienze di Torino, il professor Giovanni Quaglia, che avrà modo di raccontarsi, intervistato dai giornalisti Paola Scola e Gianni Scarpace. L’appuntamento, organizzato dalla Confraternita della Raschera e del Bruss, doveva svolgersi ad agosto, nell’ambito della Sagra dedicata all’eccellenza casearia frabosana, ma un improvvido acquazzone ha costretto al rinvio dell’appuntamento. Con l’occasione, sarà tagliato il nastro dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione della Confraternita stessa, destinata a diventare sede dell’Ecomuseo del Marmo. Si conclude così un lungo percorso, durato decenni, che ha visto la chiesa tornare agli antichi splendori e ritrovare nuova vita, grazie a interventi di ripristino del tetto ammalorato, a una riqualificazione degli interni con ammodernamento di impianti e servizi. Ora è uno spazio pubblico nuovo, pronto ad accogliere eventi e l’esposizione permanente dedicata alla tradizione della pietra locale. I lavori sono stati possibili grazie ai fondi del Gal Mongioie, delle Fondazioni CRC e CRT.

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