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Valcasotto profuma di castagne: torna la magia della Valcastagnata

Domenica 19 ottobre tradizione e sapori dell'autunno nel borgo pamparatese, nel ricordo di Giuseppe Roà

Valcasotto profuma di castagne: torna la magia della Valcastagnata

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Come da tradizione, la 3ª domenica di ottobre segna, a Valcasotto, il ritorno di uno degli appuntamenti più sentiti e amati: la “Valcastagnata”, una giornata che unisce fede, tradizione, sapori autentici e il piacere di ritrovarsi nel cuore del borgo pamparatese.  La manifestazione prenderà il via al mattino con la Messa delle ore 9, celebrata nella chiesa parrocchiale, per poi proseguire nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, con la distribuzione delle caldarroste, accompagnate da vino, musica e tanta allegria. Saranno proprio le castagne, dolci e saporite come solo quelle di Valcasotto sanno essere, le protagoniste indiscusse della giornata.

Non mancherà il divertente “Pozzo ’d San Lis”, l’originale versione valcasottese del “Pozzo di San Patrizio”, con tanti premi in palio e la possibilità di sostenere l’Associazione Amici di Valcasotto nelle sue numerose attività. «È una festa semplice ma autentica – commenta il presidente dell’associazione, Alessandro Briatore –. Ogni anno rappresenta per noi un’occasione per ritrovarci, condividere un momento di serenità e, soprattutto, valorizzare i prodotti del nostro territorio e la bellezza di questa comunità».

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile visitare, nella cappella di Santa Libera, la suggestiva mostra fotografica dedicata agli scatti di Ugo Robaldo, un percorso d’immagini che racconta il territorio e le sue emozioni.

L’edizione di quest’anno avrà anche un pensiero speciale rivolto a Giuseppe “Beppino” Roà, figura storica e amatissima del borgo, scomparsa nei mesi scorsi. L’anno passato, nonostante il maltempo, aveva dato il suo contributo con la consueta determinazione e passione, assicurando la riuscita della manifestazione. «Il suo spirito e il suo esempio - prosegue Briatore - restano un riferimento per tutti noi: persone come Beppino sono l’anima di Valcasotto, e continuano a vivere attraverso queste tradizioni che lui tanto amava».

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