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Va in pensione Giacomo Melino, dirigente del “Cigna-Baruffi-Garelli”

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«Vado in pensione con “il massimo” dei requisiti possibili: 43 anni di servizio, di cui 30 da dirigente». Il prof. Giacomo Melino lascia l’Istituto superiore “Cigna-Baruffi-Garelli”: una scuola che negli ultimi anni ha attraversato innovazioni profonde, per giunta in una fase in cui tutto il mondo dell’istruzione è cambiato profondamente. Ci riassume la sua carriera? Ho iniziato da maestro di Scuola elementare e poi, nel settembre 1993, sono diventato direttore didattico alla Scuola di Villanova. Sono stato preside a Villanova, alle “Trigari” di Mondovì, a Morozzo. Nel 2014 mi chiamarono per il “Cigna-Baruffi-Garelli”, quando andò in pensione il prof. Rimedio. Come fu l’esordio? Beh, ero ovviamente un po’ intimorito: passavo dalle Elementari alle Superiori… era una sfida. Nel 2014 l’Istituto “Cigna-Baruffi-Garelli” era stato accorpato da poco: come fu dirigere questa “novità”? Era diventato un unico Istituto dal 2012: sulla carta era unificato, ma nella pratica… no. C’erano ancora tante cose...

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