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La memoria e la giustizia: il dovere dei sopravvissuti

Remo Girone2
Sabato sera al teatro “Baretti” di Mondovì, con buon riscontro di pubblico, è andato in scena “Il cacciatore di nazisti” di Giorgio Gallione, monologo interpretato da Remo Girone, secondo appuntamento della Stagione teatrale della Città di Mondovì, in collaborazione con la Fondazione “Piemonte dal Vivo”. La prima impressione, sedendo in platea a sipario aperto, è che il regista voglia giocare sull’allure “noir” del personaggio principale, Simon Wiesenthal, quasi fosse un Philip Marlowe dell’Olocausto. Lo denuncia parzialmente la scenografia, che ricalca, appunto, quello che nell’immaginario giallistico classico è l’ufficio dell’investigatore privato, con pile di cassette contenenti i dati di centinaia di casi, personaggi e storie, una scrivania, una parete ricoperta di foto di occhi, e altri oggetti. Lo stesso ufficio sarà illustrato dall’attore protagonista, pezzo per pezzo, trasformando l’ambiente stesso in un espediente narrativo, come scopriremo di lì a poco. Naturalmente questa è solo una delle chiavi scelte dal regista e...

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