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«Quello non mangiarlo, per oggi basta così». La storia di rivincita di Sofia

Lilla
Lo scorso venerdì, il 15 marzo, era la “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla”, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. Una ricorrenza che Sofia, nome di fantasia, sente particolarmente da vicino. 22 anni ancora da compiere, studentessa universitaria, ci ha scritto per segnalarci da vicino la sua storia che per un certo periodo è stata di fatto inghiottita in un abisso. E man mano che perdeva peso, s’appesantiva il muro fatto di bugie, di segreti nascosti, di diffidenza in primis verso la famiglia e chi ti vuole bene. Perché è su questo che spinge la malattia. Dopo un primo accesso all’Ospedale di Mondovì, e un ricovero al “Santa Croce” di Cuneo, Sofia è stata indirizzata al Centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare e adolescenza (CDAA) dell'Ospedale “Santa Corona” a Pietra Ligure. Supportata dalla rete sanitaria e da una grande forza di volontà, è riuscita piano piano a riaffiorare dall’abisso....

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