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Piazza: dal restauro del palazzo storico emerge l'affresco dimenticato

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È la Ragione. Il braccio destro stringe la spada, la sinistra trattiene al freno un leone. «C’è chi dice che ci sono affreschi che “si fanno scoprire”… come se fossero loro ad avere la volontà di tornare alla luce». Chissà, forse ha ragione l’architetto Mario Gandolfi, di Mondovì, direttore dei lavori che stanno per concludersi a Palazzo “Mino”, in piazza Maggiore. Quella facciata era una delle ultime ancora da restaurare: i lavori hanno fatto emergere un affresco allegorico di cui nessuno sospettava l’esistenza. Parliamo del piccolo palazzo che si trova sul lato dei portici sottani sopra la “Locanda dei Bressani”. Una facciata più stretta rispetto alle due che le stanno a fianco, a destra e a sinistra. I lavori sono cominciati lo scorso giugno, se ne è occupata la società “Alma vera snc” di Torino della restauratrice Costanza Maria Tibaldeschi. Il palazzo si chiama così, forse, perché intitolato a un...

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