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«Diffamazione di eccezionale gravità» contro l'ex ministra Fabiana Dadone, condanna per il gruppo GEDI

Condanna per «diffamazione di eccezionale gravità» per il gruppo GEDI, editore del quotidiano "La Repubblica", e 50 mila euro di risarcimento danni: questa la sentenza del Tribunale di Cuneo, giudice Rodolfo Magrì, per gli articoli «di indubbia valenza diffamatoria» nei confronti dell'ex ministra Fabiana Dadone. Una serie di sette articoli, tutti usciti tra il settembre e il novembre 2022 (quando peraltro la Dadone aveva ormai concluso il suo secondo mandato col governo Draghi ed era tornata a vita privata), che riguardavano alcuni incarichi di consulenza della Fondazione "Teatro Carlo Felice di Genova”. Pezzi che, in sostanza, lasciavano intendere che Dadone avesse avuto un ruolo in quelle nomine. Con frasi quali:  «La Ministra e i contratti sospetti ai suoi collaboratori», «le assunzioni facili della Ministra»  e «incastri dai risvolti opachi». Frasi che il giudice ha ritenuto - si scrive nella sentenza - «in tutta evidenza fortemente lesive dell’onore e della reputazione...

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