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Daniele Peroncelli, morto sul lavoro a Busca. La Procura chiede quattro condanne

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Daniele Peroncelli

Daniele Peroncelli, trentaduenne di Busca e papà di una bimba di nemmeno due anni, morì sul lavoro la mattina del 14 gennaio 2020. Fu una tragedia che colpì nel profondo anche il territorio monregalese: la moglie, Stefania Cuniberti, è infatti originaria di Pascomonti. Ora, a distanza di cinque anni, il sostituto procuratore Alessia Rosati chiede la condanna per quattro imputati.
C’è stato l’errore umano, da parte dell’elettricista che sul piano formale era un lavoratore autonomo. Ma c’è stata anche, secondo la pubblica accusa, una «sistematica condotta di sciatteria» con un «totale disinteresse per la salute dei lavoratori» da parte di chi gli aveva commissionato il lavoro. Peroncelli si trovava su una piattaforma su cui non sarebbe dovuto salire, perché non aveva l’abilitazione per farlo. Stava cambiando alcune lampade sul soffitto di un capannone della Trae, un’azienda di autotrasporti nell’area industriale di via Laghi di Avigliana. A otto metri di altezza,...

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