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Barolo vinificato a Dogliani? Un cliente di Seattle difende l'azienda Pecchenino

Cantina Pecchenino
In quel luogo c’erano tutti gli attrezzi che normalmente si trovano in una cantina». Lo ha detto un cittadino americano, residente a Seattle, cliente dell’azienda vitivinicola Pecchenino di Dogliani. Chiamato dall’avvocato difensore, ha testimoniato nel processo davanti al tribunale di Cuneo in cui Orlando e Attilio Pecchenino, contitolari dell’omonima azienda agricola di Dogliani, sono imputati per frode in commercio. Secondo la Procura, fecero operazioni di vinificazione di varie annate di vino etichettato come Barolo o destinato ad esserlo, a Dogliani, quindi al di fuori della zona di produzione. Secondo la difesa, sostenuta dall’avvocato Luisa Pesce, la vinificazione avvenne in una cantina di Monforte, succursale della sede principale. Il cliente americano ha detto di essere stato nella cantina di Monforte e di aver assaggiato vino prelevato da grandi botti. Per i consulenti della difesa, Vittorio Portinari e Paolo Terzolo, a Monforte avvenne sia la produzione che l’invecchiamento. Queste operazioni per il consulente...

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