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La Grande Guerra e la memoria

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“Ci vennero a prendere al mattino, e ci portarono proprio qui, in piazza, con il mitra alla testa. Poi ci fecero guardare. Ci fecero guardare mentre ammazzavano quei partigiani.” “Abitavo sopra a Marchisio in via Sant’Agostino, quando vidi un tedesco che girava con una latta di olio sotto la giacca. Avevo 5 lire false, scesi in strada e con quelle comprai l’olio. Mia madre quando lo seppe cominciò a piangere, sicura che il tedesco se ne sarebbe accorto e ci avrebbe cercati e uccisi tutti. Ma io gli dissi di star tranquilla, che nessuno avrebbe mai rifiutato 5 lire false da un tedesco” “Con mia sorella facevamo la borsa nera. Partivamo con sigarette e formaggi sotto la giacca, e per arrivare a Savona passavamo nei boschi. Bisognava pagare tedeschi e partigiani per passare, e spesso salivamo sui carrelli del carbone di San Giuseppe di Cairo” “Non posso più mangiare carne

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