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Il Caffè sociale lasciato fuori dai ristori di Stato: «Aiutateci»

Caffesociale
Sono rimasti tagliati fuori. Perché i “decreti ristori” lanciati dallo Stato nel corso della pandemia hanno elargito contributi nel 2020 a fronte degli incassi fatturati nell’aprile 2019: «Ma noi abbiamo aperto a ottobre 2019 – dicono dal “Caffè sociale” della stazione di Mondovì, il bar etico gestito da una coop che dà lavoro a persone in difficoltà –, e siamo rimasti esclusi». Così oggi il “Caffè sociale” ha avviato una campagna di raccolta fondi. L’obiettivo riuscire ad acquistare tutto ciò che serve per “aprirsi” all’esterno e allestire una sorta di dehor, permettendo così di servire i clienti all’aria aperta, nel rispetto delle norme anti-Covid. «Accettiamo la provocazione imposta dalle fredde condizioni storiche e climatiche che stiamo attraversando – affermano dalla cooperativa che gestisce il bar –, contribuendo ad alimentare il fuoco di una socialità “possibile”. Per questo chiediamo un aiuto per riscaldare i nostri… “Giardini d’Inverno”». LE ESIGENZE Il locale vorrebbe...

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