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Cori e coristi fermi da un anno: «Cantare è divertimento, soffriamo molto»

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Il coro "Cum Corde" di Mondovì

Da sempre accompagnano i momenti più importanti della nostra vita, le celebrazioni (e non solo), più significative dell’anno, le inaugurazioni, le presentazioni, le feste tra amici e le sagre di paese. Soltanto in Piemonte ci sono quasi 300 cori, che coinvolgono circa 9 mila coristi (900 solo nel Cuneese); tutti praticamente “fermi ai box” ormai da un anno, da quando cioè è iniziata l’emergenza sanitaria da Covid. Il canto è infatti tra le attività considerate maggiormente a rischio contagio. Per questo motivo, per quasi tutte le realtà coinvolte, è stato praticamente impossibile continuare, anche soltanto con le prove. Eleonora Briatore, monregalese di Bastia, neuropsichiatra infantile all’Ospedale di Cuneo, presidente dell’Associazione “Sicut Lilium” di Beinette e consigliere Acp, analizza così la situazione delicata che sta vivendo l’intero comparto: «Il prolungato periodo di stop rischia senza dubbio di smorzare gli entusiasmi. Cantare per noi è divertimento allo stato puro, non poterlo più...

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