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Battiato esoterico

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Battiato è stato indubbiamente un maestro della musica italiana a tutto tondo, in grado di coniugare sperimentazioni altissime e pop in un equilibrio mirabile. Ma l’autore è anche significativo per come ha saputo integrare nella canzone pop temi e influssi provenienti da una robusta cultura ermetica. “Fetus” (1972), il primo disco, è un concept album ispirato al Brave New World di Aldous Huxley (come pure il successivo Pollution, 1972), dove gli individui sono programmati fin dallo stadio fetale. In contrapposizione alla spersonalizzante società capitalistica allo stadio finale descritta da Huxley nella sua opera del ’32, Battiato pone il rimando alla filosofia orientale. Più avanti si farà strada il riferimento all’esoterista George Ivanovitch Gurdjieff: “L’Egitto prima delle sabbie” (1978) prende il titolo da un suo racconto. “L’Era del cinghiale bianco” (1979) mostra invece l’influsso di un altro maestro iniziatico, René Guénon, che studia questo animale come sacro per i celti, confrontandolo col...

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