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La truffa dello specchietto colpisce ancora: nuovo episodio ad Ormea. Ecco come funziona

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La truffa dello specchietto — vecchia quanto ingegnosa — è tornata a colpire, questa volta in una nuova versione, ancora più subdola e difficile da riconoscere. L’ultimo episodio è avvenuto tra Ormea e Trappa, in Valle Tanaro (segnalato anche sui social dalla pagina Facebook "Ferrovia Ceva-Ormea"), e rappresenta un campanello d’allarme non solo per i residenti della zona, ma per tutti gli automobilisti italiani.


Come funziona la “nuova” truffa dello specchietto

I malviventi si muovono a bordo di un’auto, in questo caso una vettura bianca con specchietti neri. Procedono lentamente su strade poco trafficate, inducendo chi li segue a sorpassare. È in quel momento che mettono in atto il loro piano: lanciano una bottiglia da mezzo litro d’acqua contro la fiancata dell’auto che li sorpassa. Il rumore è forte, improvviso, e sembra quello di un impatto.

Spaventati, i malcapitati rallentano o si fermano, momento in cui i truffatori li raggiungono lampeggiando e segnalando un presunto danno. Affermano con convinzione che l’auto in sorpasso avrebbe urtato il loro specchietto anteriore, rompendolo.

A quel punto, mentre il conducente scende per controllare la situazione, i truffatori, con un gesto rapido e quasi invisibile, lasciano una striscia nera — con del pongo o materiale simile — sulla fiancata dell’auto “incolpata”, per simulare l’impatto con lo specchietto nero del loro veicolo.

“Guardi, vede? C’è il segno sulla sua auto, prova dell’urto con il nostro specchietto!” affermano con sicurezza. A rafforzare la versione c’è quasi sempre una “testimone” a bordo — spesso la moglie, a volte anche un bambino — che conferma la dinamica, rendendo la truffa ancora più credibile e giocando sulla leva emotiva.

Infine, arriva la richiesta: evitare l’assicurazione e le forze dell’ordine, proponendo invece un risarcimento immediato in contanti. Le cifre variano: 50, 100 o 200 euro, a seconda di quanto la vittima afferma di avere con sé.


Cosa fare in questi casi

  • Non fermatevi mai in luoghi isolati. Se sentite un rumore sospetto o qualcuno vi segnala un presunto danno, dirigetevi verso il comando dei Carabinieri, la Polizia o un luogo affollato.

  • Non scendete dall’auto se vi sembra una situazione sospetta. Chiudetevi dentro e chiamate immediatamente il 112.

  • Non accettate mai di pagare in contanti. Se si trattasse davvero di un incidente, è sempre meglio coinvolgere le forze dell’ordine e lasciare che siano loro ad accertare le responsabilità.

  • Documentate tutto. Se possibile, fotografate la targa dell’altra auto e annotate il maggior numero di dettagli.

Un fenomeno che si evolve

La truffa dello specchietto non è nuova, ma quello che sorprende è la sua continua evoluzione. Dai piccoli urti simulati si è passati a veri e propri teatrini, con trucchi sempre più sofisticati e insospettabili. In questo episodio di Ormea, ogni dettaglio era studiato: dal colore degli specchietti, compatibile con la striscia nera lasciata, alla dinamica del lancio della bottiglia per simulare l’impatto.


Conclusione

Il messaggio è chiaro: massima attenzione, diffidate da richieste di risarcimento immediato, e non lasciatevi intimidire. Le truffe possono colpire ovunque e chiunque, soprattutto chi è solo in auto o in zone poco frequentate. Solo la prudenza, il sangue freddo e l’immediato coinvolgimento delle forze dell’ordine possono evitare che questi truffatori portino a termine il loro piano.

Condividete questo messaggio con amici, parenti e conoscenti. La prevenzione è la miglior difesa contro queste truffe sempre più raffinate.


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