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Mongolfiere: sono delle star, e non l’abbiamo capito

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Vi siete mai chiesti come ci si sente a essere il genitore di un grande personaggio? Per esempio: di una grande attrice del cinema o di un grande sportivo? Io immagino che sia difficile, per la mamma o il papà di una star di Hollywood o di un protagonista della serie A, riuscire a vederlo come “quello famoso”. Alla fine, è pur sempre tuo figlio no? Lo hai visto crescere, lo vedi la domenica, lo chiami la sera. Non lo vedi con gli stessi occhi con cui lo guarda un fan: tu sei il papà, la mamma. Quando lo vedi in TV non dici “quello è il grande personaggio!”. Dici: è mio figlio. Bene: per le mongolfiere, a Mondovì, è successo esattamente questo. Sono diventate delle star, e noi non ce ne siamo accorti. Continuiamo a vederle come qualcosa di famiglia.

Scusi, lei da dove viene? «Da Verona». Come, prego?? «Verona. Io sono Giorgia, sono venuta qua con la mia amica Elisa». Ma siete venute apposta per le mongolfiere? «Assolutamente sì! È uno spettacolo fantastico!». Ecco, basta questo. Sono testimonianze arrivate per davvero, nulla di inventato. Sono persone venute a Mondovì durante il mega evento dell'Epifania. E il caso di Elisa e Giorgia non è assolutamente l’unico: c’era gente da tutto il Piemonte e dalla Liguria, dalla Lombardia, dall’Emilia, dalla Toscana e dal Lazio. Dalla Francia e dalla Svizzera. Alcuni a bordo del campo di decollo, altri all’interno muniti di macchine fotografiche, obiettivi e zainetti. Curiosi, appassionati, fotografi che non volevano perdere l’occasione di uno spettacolo così magico.

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Ho sempre avuto la sensazione (e ne ho trovato mille conferme) che a Mondovì le mongolfiere siano state “assimilate” come qualcosa di scontato. Qualcosa che è cresciuto così lentamente da non essere mai colto nella sua grandezza. Quei palloni ci sono così famigliari, così vicini, che non capiamo che sono delle star.

Da tre anni ho la fortuna di far parte di questa macchina che vola e fa volare, il Raduno dell’Epifania. E vi posso assicurare che questo evento può diventare un’attrazione di portata nazionale, se solo la città intera lo capisse. Potremmo diventare famosi in tutta Italia, grazie a queste mongolfiere. Ma non solo all’Epifania: quello che serve è che questa città adotti la mongolfiera come simbolo tutto l’anno. Tappezziamoci le scuole, le strade, i muri, i bar. Perché non esiste nessun’altra città che può vantare il numero di piloti che abbiamo noi e la nostra storia in questo campo.

Le mongolfiere hanno una potenzialità che non stiamo neppure sfiorando. Ma ora c’è una differenza: forse, dopo anni, stiamo iniziando a immaginarcela.

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