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I film del cuore di Papa Leone XIV: quattro storie di speranza

Leone XIV incontrando gli artisti in Vaticano, ha svelato i film del cuore. Tra questi anche un film italiano.

Gli "Oscar" di Papa Prevost
Papa Wojtyla era un grande appassionato di sci, Benedetto XVI da buon bavarese, apprezzava la birra mentre Francesco, come è noto, un grande tifoso di calcio. Quando Robert Prevost è stato eletto Papa col nome di Leone XIV tra le curiosità che la stampa ha voluto sottolineare c'era la passione per il tennis. In questi giorni però, Prevost ha esternato un'altra sua piccola passione: il cinema, fornendo una piccola lista dei suoi film preferiti in occasione dell'incontro in Vaticano con gli artisti. La lista dei film del cuore di Leone XIV è sorprendente, fino a un certo punto. Lascia per certi versi stupiti il fatto che tra i numerosi capolavori del cinema con sullo sfondo eventi legati alla Bibbia o incentrati sulla figura di Gesù, non ce ne sia nemmeno uno. Come sorprende la variegata scelta di generi incentrata principalmente sulla commedia storica, ma che varia dal drammatico al musical. Ma veniamo alla lista dei titoli.
"La vita è meravigliosa", di Frank Capra (1948).
"Tutti insieme appassionatamente ", di Robert Wise (1965).
"Gente comune", di Robert Redford (1980).
"La vita è bella", di Roberto Benigni (1997).
Se vogliamo cercare un filo conduttore, a prevalere sono le storie di gente ordinaria al cospetto delle dure prove offerte dalla vita e dalla storia. La famiglia e la vita comunitaria e un modo di approcciarsi alle avversità in maniera positiva. C'è tanta speranza nei film scelti da Prevost: sopravvivere alla guerra e ai drammi personali, o ricostruire una famiglia a pezzi o un'esistenza andata in rovina, come nei film di Redford e Capra. Ma anche la tragedia bellica superata tramite la fantasia come nelle pellicole di Benigni e Wise, da cui passano anche il sacrificio e lo sforzo degli adulti in favore delle nuove generazioni. Gli affanni dell'esistenza, e i conflitti personali fino a quelli interiori. E poi il trionfo della vita sopra tutte queste avversità. C'è sempre un angelo custode che corre per salvare chi è in difficolta, e chi lo diventa proteggendo i più piccoli dagli orrori del mondo; e chi decide all'ultimo che è la famiglia il punto da cui ripartire. Alla fine, anche se non si parla direttamente di Cristianesimo, attraverso questi aspetti, ci si ritrova comunque a farlo.
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