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09 Dicembre 2025 - 09:58
L’edizione 2025 del concorso giornalistico promosso dall’Associazione culturale “Piero Dardanello” si è rivelata tra le più ricche e vivaci di sempre: molti candidati hanno inviato i propri elaborati, contendendosi il primato. Un’affluenza che testimonia la forte popolarità del basket nel nostro Paese, scelto come tema portante di quest’anno. In Italia, dunque, il pallone non è soltanto a bande ma anche a spicchi, e vola verso la retina del canestro.
I vincitori vengono da ogni parte di Italia, dal Cilento ad Alpignano, da Gubbio al Monregalese: le parole del ‘Dardanello Giovani’ attraversano la Penisola per inseguire ogni anno storie di sport e un’unica chimera: diventare giornalisti, per mestiere o per vocazione.



Nella categoria dei giovani autori ‘under 30’ l’articolo che ha convinto maggiormente la giuria è stato scritto da Tiziano Monacelli, originario di Gubbio, in provincia di Perugia. Monacelli è anche il responsabile marketing della squadra ‘Basket Torino’ ed ha intercettato il bando di partecipazione sulle ali del passaparola e del richiamo di un concorso ormai noto a livello nazionale, decidendo così di partecipare per dare voce alla sua passione. Lo ha spiegato lui stesso, emozionato, alla platea. Il secondo classificato, invece, è l’alpignanese Filippo Bossola; terza piazza per Marianna Scevola, proveniente da Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Marianna è un medico: segno che il fascino del giornalismo è trasversale. Nessuno ne è immune: anche chi, professionalmente, si è orientato su altri percorsi di vita.




Per quanto riguarda la categoria riservata agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Cuneo, a prevalere è stato Christian Marelli, classe 4ª T del liceo ‘Vasco-Beccaria-Govone’ di Mondovì. Il secondo posto è stato assegnato ad Alessio Lombardo (della stessa classe), seguito da Michele Manfredi (istituto ‘Cigna-Baruffi-Garelli’ di Mondovì) e da Andrea Bausone (3ª S del liceo ‘Vasco-Beccaria-Govone’).
La giuria, presieduta dal direttore di ‘Tuttosport’, Guido Vaciago, ha deliberato l’assegnazione di due premi speciali a due contenuti multimediali: un podcast realizzato da Francesco Mondino, Riccardo Martinengo Tonelli e Lorenzo Bessone (classe 2ª P del liceo ‘Vasco-Beccaria-Govone’) ed un video-servizio realizzato da Vittoria Damiano e Aurora Lubatti (classe 1ª S del liceo ‘Vasco-Beccaria-Govone’).


La serata è stata condotta da Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Dardanello’, e si è aperta con il saluto di Ferruccio e Luca Dardanello in rappresentanza della famiglia Dardanello, e di Michele Pianetta che, insieme a Roberto Beccantini e al compianto Enzo d’Orsi, è stato il fondatore del premio giornalistico intitolato allo storico direttore di ‘Tuttosport’ e, oggi, ne coordina la giuria.
In rappresentanza del Comune di Mondovì, sono intervenuti il sindaco Luca Robaldo (anche presidente della Provincia di Cuneo) e Francesca Bertazzoli, assessore all’Istruzione (presente in sala anche Alessandro Terreno, assessore allo Sport). Hanno, inoltre, preso la parola Elena Merlatti, vicepresidente della Fondazione CRC, Domenico Massimino, presidente della BCC Alpi Marittime, e Mario Bosonetto, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti. L’iniziativa ha goduto del sostegno della Regione Piemonte e di sponsor privati quali Giuggia Costruzioni ed Edilvetta.
Nel corso della cerimonia è stata, poi, presentata alla platea una realtà speciale: quella dell’associazione ‘Sport In’, che dedica il proprio impegno al tema dell’inclusività. La presidente Pina Gonzalez ne ha illustrato il lavoro, insieme all’allenatore di basket, Francesco Viara: «La nostra realtà - ha raccontato - nasce nel 2022 dalla cooperativa Caracol di Mondovì con l’obiettivo di aiutare le persone con disabilità a praticare sport. Quello dell’attività agonistica è un diritto di tutti: siamo in contatto con diverse società sportive e i nostri ragazzi possono, così, svolgere diverse discipline (basket, aikido, ginnastica artistica, calcio). Inoltre, organizziamo corsi di teatro, per il grande valore di questa attività nell’aiutare i praticanti a relazionarsi tra di loro. Attualmente i nostri iscritti sono circa 60 e puntiamo a crescere ancora».
«Piero era orgogliosissimo di essere monregalese - la chiosa di Ferruccio Dardanello, fratello di Piero e di Sandro, presidente dell’associazione - e, in particolare, amava rimarcare la grinta che, in ambito calcistico, avevano le squadre di provincia. Dal contesto sportivo amava astrarre al piano sociale questo aspetto: la gente di provincia ha sempre da conquistare qualcosa ed è il motivo per cui, ogni volta, si batte al massimo delle possibilità. Fin da ragazzo, Piero sognava di fare il giornalista e diceva che era stato fortunato perché la sua passione era diventata un lavoro. Auguro a questi giovani di trovare nella professione lo stesso entusiasmo che ha vissuto mio fratello».
Un auspicio che è, per l’associazione nel nome di Piero Dardanello, un’autentica missione. Appuntamento a breve con ulteriori novità, nel segno dei giovani, del talento e del racconto, nel solco della lezione del grande maestro monregalese.


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