ultime notizie
11 Ottobre 2025 - 09:02
Si può essere un grande interprete del cinema e del teatro drammatico contemporaneo ma essere ricordati per una piccola parte in una commedia? Nel bene o nel male si. Paolo Bonacelli, scomparso nei giorni scorsi, è un nome non noto a tutti, ma il suo viso e la sua cadenza in un'interpretazione in particolare si. Tutti in Italia hanno visto almeno una volta Johnny Stecchino, film tra i più popolari nella storia del paese diretto e interpretato da Roberto Benigni. E sicuramente tutti ricordano la sequenza in cui lo "zio" accompagna in auto Dante (Roberto Benigni) dalla stazione di Palermo fino alla villa dove ad attenderlo ci sono Maria e... Johnny Stecchino. Una situazione comune: un passaggio offerto da uno sconosciuto, una conversazione a grandi linee giusto per rompere l'imbarazzo e il silenzio del momento. Il dialogo che avviene all'interno del veicolo si trasforma però in qualcosa di grottesco e surreale, ed è entrato nell'immaginario collettivo. Il tema della conversazione è: "Le piaghe di Palermo". Vengono menzionate nell'ordine: Etna, siccità e traffico, tra l'evidente perplessità mimica di Dante. Dimenticando volutamente la mafia che affligge purtroppo le magnifiche terre palermitane, e di cui il personaggio di Bonacelli ne è appartenente.
Paolo Bonacelli non era naturalmente "solo" uno straordinario caratterista; l'attore romano e non siciliano (non inganni la bravura nell'immergersi in altri dialetti), appena diplomato in arte drammatica comincia la sua carriera sul palcoscenico, dividendosi tra Roma e il teatro Stabile di Genova, proseguendo per tutta la vita artistica fino al 2010 col "Malato immaginario" di Molière. L'esordio al cinema avviene nel 1964 con "Cadavere per signora", e poi nei film di Scola e Rossellini, Bolognini e Bellocchio. L'incontro con Pasolini in "Salò o le 120 giornate di Sodoma", e con Roberto Benigni che gli dona un paio di ruoli con cui il grande pubblico lo identificherà. Recitare la parte del caratterista limita il potenziale di un'attore però permette di finire anche nella grandi produzione hollywoodiane come "Mission: Impossible" o nei film di Jim Jarmusch. In tutto questo, come molti della sua generazione, tante apparizioni in serie TV, presente in "La Piovra", la Radio e il doppiaggio. Sorridiamo, e un po' ci sentiamo in colpa, quando incappando in una di queste altre sue parti, ci viene in mente lo "zio" di Johnny Stecchino o il Leonardo da Vinci di "Non ci resta che piangere". E' indubbiamente errato non dare alle singole interpretazioni una vita propria, ma siamo un popolo che si affeziona ai volti e ai personaggi, e che apprezza l'autoironia, e chi è capace a scendere qualche gradino dalla recitazione alta, per regalarci un po' di commedia.
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link