Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Si sblocca la variante attesa da decenni in valle Stura? Approvato il progetto definitivo

Il presidente Cirio e l'assessore Gabusi: «Risultato storico. Inizio lavori entro il 2026»

Via libera alla variante di Demonte

Traffico a Demonte

È stato approvato il progetto definitivo della Variante di Demonte, primo lotto della S.S. 21 del Colle della Maddalena, l’intervento che consentirà di deviare il traffico pesante dal centro abitato migliorando sicurezza, qualità della vita e viabilità lungo l’asse della Valle Stura a Demonte.

La comunicazione ufficiale è stata trasmessa dal commissario straordinario per l’esecuzione dell’opera, ing. Luca Bernardini, che ha notificato l’approvazione del progetto definitivo ai soggetti coinvolti: Regione Piemonte, ANAS Spa e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Si entra finalmente nella fase operativa di un percorso atteso da oltre trent’anni? «Dopo anni di attesa, questo è finalmente un passo concreto verso la realizzazione di un’infrastruttura strategica per la Valle Stura e per tutto il Piemonte – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi –. La Variante di Demonte è un’opera attesa da decenni dai cittadini e dai sindaci del territorio. È un risultato a cui abbiamo lavorato a lungo, insieme ai parlamentari piemontesi, lavorando alla nomina del commissario straordinario e poi nei mesi scorsi a Bruxelles, per ottenere il via libera dell’Europa. Ora con l’approvazione del progetto passiamo finalmente alla fase operativa, con un cronoprogramma chiaro e tempi certi».

Prossimi passi

Il prossimo step è la progettazione esecutiva, che consentirà di ottemperare alle prescrizioni poste dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. «L’obiettivo è concluderla, anche con le verifiche tecniche, entro gennaio 2026, per poi procedere alla gara d’appalto e arrivare alla consegna dei lavori entro fine 2026. La scelta di procedere con la progettazione esecutiva, anziché con un appalto integrato, consente di accorciare i tempi di avvio dei lavori e garantire maggiore controllo tecnico sul progetto» sottolinea la Regione.

«Abbiamo voluto imprimere un’accelerazione decisiva – sottolinea l’assessore Gabusi –. La progettazione esecutiva ci permette di guadagnare mesi preziosi, anticipando l’apertura dei cantieri e rispondendo in modo concreto alle attese della popolazione e delle imprese locali».

L'opera

L’itinerario della Variante di Demonte si estende per circa 2,72 km in variante all’attuale SS21 “del Colle della Maddalena”, a sud dell’abitato del Comune di Demonte, in provincia di Cuneo. L’obiettivo è deviare il traffico pesante fuori dal centro abitato e migliorare i livelli di servizio e la sicurezza della circolazione.

Il tracciato di progetto ha una lunghezza complessiva di 2,72 km, parte dall’attuale sede della SS21 poco a monte di Demonte (progressiva km 18+700) con la Rotatoria Ovest e termina alla Rotatoria Est mediante la quale la variante si innesta sull’attuale SS21 (progressiva km 16+200).

L’asse principale ha una sezione stradale a unica carreggiata di categoria C1 “Extraurbana secondaria” secondo il D.M. prot. 6792 del 05/11/2001, con una corsia per senso di marcia e una piattaforma stradale di larghezza complessiva pari a 10,50 m. L’intero intervento interessa il territorio comunale di Demonte.

Opere d’arte previste:

  • Galleria Demonte (lunghezza: 647 m)
  • Viadotto Cant (lunghezza: 135 m)
  • Viadotto Perdioni (lunghezza: 324 m)
  • 2 rotatorie di innesto sulla SS21 (Ovest, inizio intervento; Est, fine intervento)

«Frutto di una forte collaborazione istituzionale»

«L’approvazione del progetto è il frutto di una forte collaborazione istituzionale tra Regione Piemonte, ANAS, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Ambiente e i Comuni della valle» annota ancora l’amministrazione regionale. «La Variante di Demonte rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di sviluppo delle aree alpine piemontesi – afferma il presidente Cirio –. Meno traffico, più sicurezza, più qualità della vita: è la risposta che i cittadini della Valle Stura aspettavano da decenni. È anche un segnale concreto di attenzione verso le nostre montagne, che chiedono infrastrutture moderne ma sostenibili».

«Il confronto continuo con i sindaci e con le comunità locali – evidenzia Gabusi – ha permesso di integrare le esigenze del territorio nel progetto, assicurando un equilibrio tra funzionalità, tutela ambientale e inserimento paesaggistico».

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x