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Gaza, Ucraina e le guerre nel mondo. Il vescovo: «All'Assunta, in ogni messa, una preghiera per la Pace»

La proposta di mons. Egidio Miragoli assieme alla lettera lettera del presidente CEI, il card. Zuppi

Vescovo Egidio e Papa Leone

Papa Leone e mons Egidio Miragoli (© Vatican Media)

«Propongo che in tutte le Messe del giorno dell'Assunta venga inserita una speciale esortazione e preghiera per la Pace». È l'esortazione di mons. Egidio Miragoli, vescovo di Mondovì, inoltrata oggi a sacerdoti e diaconi della Diocesi di Mondovì.

«Le guerre in corso, sia quelle più conosciute nei loro drammatici sviluppi (Ucraina e Gaza) sia quelle "ignorate" o latenti, pongono l'umanità su un crinale rischioso dalle conseguenze inimmaginabili - sono le parole del vescovo Egidio -.  Purtroppo la durata dei conflitti in atto rischia di creare assuefazione alle tragiche notizie e alle immagini che quotidianamente ci propongono distruzione, massacri, esodi e fame di adulti e bambini. In una situazione tanto drammatica, dove perfino il riferimento al nucleare è divenuto frequente, neppure l'estate e il periodo delle ferie devono distogliere la nostra attenzione o attenuare la nostra preoccupazione. Accogliendo il pressante appello di papa Leone XIV la CEI esorta tutte le comunità a pregare per la Pace. Da parte mia, mentre inoltro la lettera del Presidente CEI, propongo che in tutte le Messe del giorno dell'Assunta venga inserita una speciale esortazione e preghiera per la Pace. Il Signore accolga la nostra preghiera, e l'intercessione della Madonna possa toccare il cuore di chi può sulle sorti dell'umanità. Colgo l'occasione per assicurarvi del mio ricordo e augurare a voi e alle vostre Comunità una gioiosa solennità dell'Assunta e un buon Ferragosto».

«Continuiamo a pregare perché si ponga fine alle guerre». Ieri, dopo la recita dell’Angelus, Papa Leone XIV ha ricordato l’80° anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, che “ha risvegliato in tutto il mondo il doveroso rifiuto della guerra come via per la risoluzione dei conflitti”. Ha invitato “quanti prendono le decisioni” a considerare “le conseguenze delle loro scelte sulle popolazioni” e a non ignorare “le necessità dei più deboli e il desiderio universale di pace”.

La lettera del card. Matteo Maria Zuppi, presidente CEI: «Il drammatico momento di violenza, odio e morte a cui stiamo assistendo ci impegna a intensificare la preghiera per una “pace disarmata e disarmante”. Accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, tutte le nostre comunità sono invitate a chiedere al Re della Pace di allontanare al più presto dall’umanità gli orrori e le lacrime della guerra. Nell’attesa di ulteriori indicazioni per momenti da vivere “coralmente” nelle nostre Chiese, tenendo in considerazione le precedenze dei giorni liturgici, è bene che per le celebrazioni dell’Eucaristia si utilizzino i formulari delle Messe “Per la pace e la giustizia” e “In tempo di guerra e disordini” (Messale Romano pp. 894-896). Altresì, è auspicabile che nella Liturgia delle Ore si inseriscano particolari intenzioni per implorare dal Signore il dono della pace e che si organizzino momenti di preghiera e di adorazione»

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