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18 Settembre 2025 - 09:25
Più di 45 giorni di appuntamenti, oltre 100 eventi diffusi a Torino e una trentina in tutto il Piemonte, 150 ospiti. Tutto questo per parlare di comunità, mobilità umana e multiculturalità. E per stimolare una comprensione sempre più profonda e articolata di cosa significhi realmente “accogliere” nel nostro tempo. È dedicata al tema “La speranza è una radice’”, la quinta edizione del Festival dell’Accoglienza che torna a Torino e in varie città del Piemonte fino al 31 ottobre.
“La Chiesa può dare speranza anzitutto operando l’accoglienza e collaborando con altre istituzioni e realtà. Questo perché una società diventi accogliente e permetta a tutti di sentirsi a casa, quindi disinneschi meccanismi di odio, violenza e guerra a cui stiamo assistendo. – Lo ha affermato il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino alla presentazione avvenuta in Comune a Torino martedì. “E può dare speranza – ha detto – promuovendo un’autentica cultura dell’accoglienza, cosa su cui siamo ancora un po’ indietro tutti. Rischiamo di lavarci in fretta la coscienza perché materialmente accogliamo qualcun altro, ma rimanendo quelli che siamo. In fondo nel passato abbiamo colonizzato altri popoli imponendo la nostra cultura. Dobbiamo vigilare oggi per evitare che sotto mentite spoglie non ci sia una forma di neocolonialismo perché accogliamo degli altri per rimanere quello che siamo anche nelle nostre forme disumanizzanti”.
Sergio Durando, responsabile del Festival dedicato a “La speranza è una radice” organizzato dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, ha spiegato che è “un laboratorio di futuro dove le differenze non dividono, ma diventano radici comuni da cui far germogliare speranza e comunità”. Una speranza, aggiunge, che “è la nostra risposta più concreta alle paure del presente, ma che non cresce da sola, ha bisogno delle mani, delle voci, delle scelte di ciascuno di noi perché diventi albero di vita per tutti”.
Il Festival si interseca con quello della Missione che si svolgerà a Torino dal 9 al 12 ottobre e vede come anteprima il 19 settembre al Sermig, il cardinale Matteo Maria Zuppi che, insieme a Dario Fabbri, dialogherà su come costruire la pace in tempi di guerra. È possibile seguire l'evento on line sul canale youtube del Sermig e sul sito del Festival della Missione
Il programma completo su: https://festivalaccoglienzatorino.it/
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