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Intossicati dal monossido a Torre, tre bambini in camera iperbarica a Torino

Sono stati trasferiti in camera iperbarica al Centro Otip di Torino tre dei quattro bambini rimasti intossicati dal monossido a Torre Mondovì. I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri all'interno di un'abitazione in località Piano, poco oltre piazza Umberto I, nel centro del paese. Lì, da qualche tempo, abita una famiglia di origine nordafricana. La mamma e due dei quattro figli hanno accusato malori nel pomeriggio, ma la donna è riuscita a lanciare l'allarme a un vicino di casa.

«Un giovane di cuore, che risiede in paese, di origine romena e volontario della Protezione Civile, e che già in altre occasioni si è dimostrato prezioso per la comunità. Rappresenta un vero punto di riferimento in caso di emergenza» sottolinea il sindaco Andrea Giaccone. «Ha capito il problema, ha richiamato il padre, che in quel momento era al lavoro, allertato i soccorsi ed ha evitato il peggio. Lo ringrazio a nome di tutta l'Amministrazione comunale».

Il primo cittadino si è attivato, firmando subito l'ordinanza di inagibilità dell'abitazione, situata in un vicolo al primo piano di via Umberto I. La fuga di monossido di carbonio, secondo le verifiche dei Vigili del Fuoco, è risultata derivante dal malfunzionamento di due stufe a legna e dall'assenza di aperture e di ventilazione dei locali.

Il personale del 118 ha trasportato l'intera famiglia (i due adulti e i bambini) in codice giallo all'ospedale di Mondovì per accertamenti. Poi il trasferimento a Torino dei tre bambini. Le loro condizioni sono in miglioramento.

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