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Furto di api in montagna, gli rubano 24 alveari: «Anni di lavoro andati in fumo»

L'appello di Mattia Mana: «Se qualcuno sa qualcosa chiami i Carabinieri». AsProMiele: «Serve uno stop a questi crimini, danno grave per il settore»

Furto di api in montagna, gli rubano rubano 24 alveari: «Anni di lavoro andati in fumo»

L'apicoltore Mattia Mana con le sue arnie

Un grave episodio ha colpito il mondo dell’apicoltura, nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 luglio. A farne le spese è stato Mattia Mana, giovane apicoltore di Marene, a cui sono stati sottratti 24 alveari da una storica postazione situata nel Comune di Melle, in alta Val Varaita, dove operava da oltre un decennio.

Il furto, avvenuto in una zona appartata ma ben conosciuta dagli operatori del settore, sembra essere stato studiato nei minimi dettagli. Altri sei alveari sono stati ritrovati chiusi, pronti probabilmente per essere portati via, ma abbandonati dai ladri per motivi ancora ignoti. Tragicamente, non potendo uscire o ricevere aria, le api all’interno sono morte.

«Anni di lavoro andati in fumo. È un colpo studiato nei dettagli – ci spiega Mattia Mana – con danni stimati attorno ai 10 mila euro. Se qualcuno ha visto qualcosa o ha informazioni, contatti i Carabinieri. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

L’apicoltore ha sporto denuncia e le indagini sono in corso da parte delle Forze dell’ordine.

Sull’episodio è intervenuta anche AsProMiele, Associazione di riferimento per il settore apistico piemontese:

“Nella notte di domenica 13 luglio, un grave episodio di furto ha colpito un apicoltore nel comune di Melle (in Valle Varaita): 24 alveari sono stati rubati da una postazione storica gestita da oltre 10 anni. Altri 6 alveari sono stati ritrovati chiusi, probabilmente preparati per essere portati via, ma abbandonati dai ladri. Purtroppo, non avendo accesso all’aria e alla possibilità di uscire, le api sono morte all’interno delle arnie. Al momento non si registrano testimoni né sospetti. L’apicoltore ha sporto denuncia. Il danno è ingente, sia per il valore economico delle famiglie sottratte sia per l’impatto emotivo. Questo furto si inserisce purtroppo in un quadro di episodi simili, che negli ultimi anni colpiscono sempre più frequentemente l’apicoltura. Chiunque avesse notato movimenti sospetti nella zona è invitato a segnalarlo! Dobbiamo porre fine a questi eventi.”

L’appello è chiaro: serve maggiore attenzione e collaborazione per tutelare un settore già fragile, fondamentale per la biodiversità e l’equilibrio ambientale. Chiunque abbia notato movimenti sospetti in zona o possieda informazioni utili è invitato a contattare i Carabinieri.

Per sostenere Mattia e il suo lavoro, potete visitare la pagina della sua azienda e, magari, acquistare qualche vasetto di miele, cliccando qui

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