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Dopo nove anni, svolta nelle indagini dell'imprenditore ammazzato nel 2016

Arrestato un 62enne di origine serba per omicidio volontario e occultamento di cadavere

Dopo nove anni, svolta nelle indagini dell'imprenditore ammazzato nel 2016

La morte di "Momo" Bakal era uno dei "cold case" piemontesi

Era un "cold case" che esisteva in Piemonte dal 2016: la morte di Momcilo "Momo" Bakal, piccolo imprenditore di origine bosniaca residente a Leinì, nel Torinese, scomparso nel luglio del 2016. Un anno fa i resti del suo cadavere furono trovati sepolti in un terreno alla periferia di Torino. Oggi è arrivata la svolta:; i Carabinieri hanno arrestato un 62enne di origine serba per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo le indagini, coordinate coordinate dal pm Alessandro Gallo della Procura di Ivrea, sarebbe lui l'autore dell'omicidio di 'Momo'. Il ritrovamento del corpo della vittima aveva finalmente consentito di indirizzare le indagini e ha permesso di individuare il presunto colpevole, grazie all'utilizzo di nuovi apparati tecnologici e ai riscontri della banca dati Dna per altri reati. Dagli accertamenti tecnico-scientifici è stato possibile ricostruire gli eventi, riconducibili ad un avvelenamento messo in atto dal 62enne, che avrebbe poi occultato il corpo della vittima, simulando l'allontanamento volontario e facendone sparire anche l'autovettura. Il movente sarebbe da ricondurre a questioni economiche e disaccordi tra i due. Fin da subito i familiari si erano detti convinti che fosse stato assassinato.

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