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29 Luglio 2025 - 09:41
Vicenda a lieto fine, a Boves, dove un agricoltore ha recuperato il proprio trattore rubato grazie a un particolare GPS, originariamente progettato per l’apicoltura. Il veicolo, sparito da un capannone agricolo, è stato ritrovato in breve tempo grazie all’intervento delle forze dell’ordine e a un piccolo dispositivo tecnologico nato per tutt’altro scopo.
Il GPS in questione è prodotto dalla startup romagnola AntifurtoArnia, azienda specializzata in tecnologie per la protezione degli alveari, che ha dato comunicazione del ritrovamento del mezzo. L’agricoltore lo aveva installato temporaneamente sul trattore in previsione del trasporto di alcune arnie per un’attività di nomadismo — la pratica con cui gli apicoltori spostano le api da un campo all’altro seguendo il ciclo delle fioriture, per produrre varietà diverse di miele.
Proprio quel GPS si è rivelato determinante. Una volta scoperto il furto, l’uomo ha allertato le forze dell’ordine e condiviso i dati rilevati dal dispositivo. Il sistema di tracciamento ha registrato tutto il percorso seguito dai ladri, permettendo agli investigatori di localizzare il deposito in cui il trattore era stato nascosto.
Il mezzo è stato recuperato integro, prima che potesse essere smontato o venduto illegalmente, ed è già tornato nelle mani del suo legittimo proprietario.
Non è il primo caso in cui i GPS di questo genere, progettati per proteggere alveari e monitorare l’attività delle api (insieme a bilance e sensori sonori), si rivelano utili anche in altri contesti agricoli. Questo episodio conferma come l’innovazione tecnologica, se ben adattata, possa diventare un prezioso alleato contro i furti nelle campagne, un fenomeno purtroppo in crescita.
In un settore già messo a dura prova dal cambiamento climatico e dall’inquinamento, strumenti come questi offrono agli agricoltori e agli apicoltori un nuovo livello di sicurezza e controllo. E, come dimostra il caso di Boves, possono davvero fare la differenza.
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