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Tre indagati per l'omicidio di Mamoud, il 19enne residente a Torre

Svolta nelle indagini dopo l'autopsia del corpo del giovane ivoriano

Dopo Mamoud Diane, un altro omicidio nella strade di Torino

Mamoud Diane, ucciso a soli 19 anni lo scorso 2 maggio

Svolta nell'omicidio di Mamoud Diane, il 19enne di origine ivoriana, residente a Torre, ucciso a Torino il 2 maggio. Per la sua morte ora ci sono tre indagati. Gli inquirenti sono riusciti, nelle scorse settimane, a risalire a un gruppo di 11 persone, tutte giovani, partecipanti alla violenta lite in cui è stato ucciso Mamoud. Non era chiaro, inizialmente, chi avesse avuto un ruolo nell'omicidio e chi no. Ora però tre di loro sono accusati anche dell’omicidio: sono giovanissimi, come lo era Mamoud, ma di origine senegalese.

Diane era residente a Torre Mondovì, titolare di un regolare permesso di soggiorno sul territorio nazionale: era arrivato sul territorio nazionale insieme al fratello tramite un ricongiungimento familiare. Il padre vive da tempo nel piccolo Comune monregalese, in frazione Roatta.

L'omicidio avvenne il 2 maggio, intorno alle 23.30, in strada, in via Monterosa, nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord della città. Venne ucciso a coltellate durante una violenta lite scoppiata forse per motivi non diversi da quelli che hanno portato alla morte di Amadin.  Nella violentissima colluttazione erano coinvolti due gruppi rivali. Accerchiato, Mamoud era stato colpito con calci e pugni e infine raggiunto da due coltellate: una al gluteo e, quella mortale, alla scapola sinistra. L'aggressore si era già dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. 

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