ultime notizie
19 Settembre 2025 - 08:56
Immagine generica
Sono rimasti chiusi in casa per giorni interi, almeno una settimana, forse di più. Da soli al freddo e nello sporco, senza acqua né cibo e nessuno che si curasse di loro. Una è una cagnolina meticcia di nome Kira, dell’altro, privo di microchip, non si conosce il nome.
Si sa però che entrambi erano di proprietà di J.C. e che lei li aveva affidati, la notte di Capodanno, a un amico. Quest’ultimo li aveva tenuti in custodia a Garessio, presso l’abitazione di una terza persona, finché non era dovuto partire per la Spagna in compagnia del suo cane: «Gli altri due cani, dopo la partenza, rimangono chiusi più o meno dal 12-15 gennaio in una casa con le tapparelle abbassate» ha ricordato il pm Lucietta Gai nella requisitoria del processo a carico della padrona.
Si procedeva per il reato di abbandono di animali, per il quale la Procura ha chiesto una condanna a 20 giorni di arresto per i fatti del gennaio 2023. Solo il giorno 21, ha sottolineato il pubblico ministero, si era riusciti ad accedere all’abitazione: «I cani sono usciti immediatamente facendo le feste ai loro liberatori». Circa le condizioni dell’abitazione fanno fede i verbali dei Carabinieri e il referto del veterinario: «Aprendo la porta c’era un letto mangiato dai cani, bisogni su tutto il pavimento e un odore terrificante. Faceva molto freddo, non c’era acqua né cibo».
La condizione di abbandono era già stata denunciata giorni prima dai vicini, che udivano i latrati dei poveri animali e il raspare delle unghie sulla porta d’ingresso. Un cagnolino era stato ritrovato da una ragazza mentre correva lungo una strada trafficata: la proprietaria, allertata dopo il riconoscimento, era venuta a riprenderlo. Anche l’altro cane, Kira, era fuggito ed era stato ripreso. «La vicenda è tanto semplice quanto triste» ha osservato la rappresentante dell’accusa, rilevando «una situazione lesiva, se non della salute fisica dei cani, sicuramente di quella psichica».
«Dall’istruttoria è certamente emerso un atteggiamento di incuria e abbandono degli animali – ha sostenuto per contro l’avvocato Valentina Papetti, legale dell’imputata – ma non da parte della proprietaria, bensì di soggetti terzi: colui che ne aveva la custodia e il proprietario dell’immobile». La donna, ha aggiunto, era intervenuta dopo il ritrovamento e «non era consapevole che vi fosse uno stato di abbandono».
Il giudice Mauro Mazzi ha ritenuto provata la responsabilità dell’imputata, condannandola a una pena pecuniaria pari a tremila euro di ammenda.
Edicola digitale
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link