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Lavoro nero e irregolarità nei campi: 7 aziende su 10 controllate finiscono sotto sanzione in Granda

Il report dell’Ispettorato del Lavoro di Cuneo rivela dati allarmanti: 69% di aziende irregolari, 68 lavoratori in nero e 16 attività sospese dopo i controlli nella stagione della raccolta della frutta e della vendemmia

Lavoro nero e irregolarità nei campi: 7 aziende su 10 sotto sanzione in Granda

Foto d'archivio

Con la conclusione della stagione della raccolta della frutta e della vendemmia nel territorio cuneese, si chiude anche la campagna di controlli svolta dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo nel settore agricolo.

Nel corso del 2025 sono state ispezionate complessivamente 155 aziende agricole: 92 nelle aree di Langhe e Roero e 63 nell’area saluzzese e cuneese. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità in 108 aziende: 69 nell’area albese-braidese e 39 nel resto della provincia, con un tasso di irregolarità pari al 69%.

Sono stati individuati 68 lavoratori in nero, di cui 8 stranieri privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro. In 16 casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, motivato dalla presenza di lavoro nero o da gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. Di questi, 13 provvedimenti hanno riguardato aziende operanti nelle Langhe e nel Roero.

In totale, le irregolarità relative alla normativa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono state 108. Sono inoltre emerse situazioni di appalto illecito che hanno interessato 21 lavoratori alle dipendenze di imprese agricole contoterziste, con rilevanza penale anche per i committenti.

L’attività ispettiva è stata svolta in collaborazione con i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e con il supporto dell’Arma Territoriale. In casi specifici, i controlli sono stati affiancati da mediatori culturali dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), nell’ambito di un progetto pluriennale coordinato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Questo approccio integrato ha contribuito, anche quest’anno, a contrastare in maniera efficace il lavoro irregolare e le pratiche di sfruttamento nel settore agricolo della provincia di Cuneo.

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