Sedicenne sequestrato per due giorni per un "debito di droga" da 50 euro

Tenuto in un parco di Torino per una faccenda di droga. In due arrestati

16 Ottobre 2025 - 16:31

È stato tenuto sotto sequestro per due giorni, da due individui ora arrestati: un uomo di 40 anni, italiano, e un 28enne di origini romene. Motivo apparente: un presunto debito di droga da 50 euro. Accade a Torino. La vittima è un ragazzo di 16 anni. Le accuse, secondo ANSA, sono di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso. Le indagini prendono il via quando lo zio del 16enne ha sporto denuncia per la scomparsa del nipote. Due giorni dopo, però, all'uomo arriva uno strano contatto via Instagram da un account sconosciuto che fornisce indicazioni su come ritrovare il nipote: sempre via messaggi, arriva la richiesta di denaro, 50 euro, per saldare il debito del minore e dove doveva consegnarlo. «Lo zio ha quindi avvisato la Polizia - riporta ANSA - e, con gli agenti della Squadra Volanti, ha raggiunto il parco Sempione, luogo dell'appuntamento (conosciuto in città come zona di spaccio di stupefacenti. Sul posto ha visto il nipote con due uomini che, alla vista degli agenti, hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati grazie al fatto che tutte le vie di fuga del parco erano state chiuse dai poliziotti. Dalle prime ricostruzioni è emerso che il ragazzo era stato trattenuto contro la sua volontà nel parco per due giorni, sotto minaccia di ritorsioni. Gli arresti sono stati convalidati dall'autorità giudiziaria».

È stato tenuto sotto sequestro per due giorni, da due individui ora arrestati: un uomo di 40 anni, italiano, e un 28enne di origini romene. Motivo apparente: un presunto debito di droga da 50 euro.

Accade a Torino. La vittima è un ragazzo di 16 anni. Le accuse, secondo ANSA, sono di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso. Le indagini prendono il via quando lo zio del 16enne ha sporto denuncia per la scomparsa del nipote.

Due giorni dopo, però, all'uomo arriva uno strano contatto via Instagram da un account "sconosciuto" che fornisce indicazioni su come "ritrovare" il nipote: sempre via messaggi, arriva la richiesta di denaro, 50 euro, per saldare il debito del minore e dove doveva consegnarlo. «Lo zio ha quindi avvisato la Polizia - riporta ANSA - e, con gli agenti della Squadra Volanti, ha raggiunto il parco Sempione, luogo dell'appuntamento (conosciuto in città come zona di spaccio di stupefacenti. Sul posto ha visto il nipote con due uomini che, alla vista degli agenti, hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati grazie al fatto che tutte le vie di fuga del parco erano state chiuse dai poliziotti. Dalle prime ricostruzioni è emerso che il ragazzo era stato trattenuto contro la sua volontà nel parco per due giorni, sotto minaccia di ritorsioni. Gli arresti sono stati convalidati dall'autorità giudiziaria».