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22 Ottobre 2025 - 14:36
I militari al lavoro durante l'operazione
Un duro colpo al contrabbando di tabacchi lavorati esteri è stato inferto dalla Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con i Carabinieri, nel corso di una vasta operazione che ha portato al sequestro di sette siti clandestini di produzione e stoccaggio di sigarette e all'arresto di otto persone, in flagranza di reato, di nazionalità ucraina, rumena e moldava.
Nel corso delle perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto oltre 250 tonnellate di tabacchi lavorati e semilavorati, insieme a circa 538 milioni di componenti – tra filtri, cartine, pacchetti e involucri – recanti marchi cUontraffatti delle principali multinazionali del tabacco.
Le indagini hanno permesso di smantellare un’organizzazione criminale ben strutturata, attiva nella produzione illegale di sigarette destinate al mercato nero italiano ed europeo. I siti, dislocati tra capannoni industriali e magazzini agricoli riconvertiti, erano dotati di macchinari sofisticati in grado di riprodurre in modo quasi identico i prodotti delle marche più note.
Secondo quanto comunicato dai Carabinieri, dalle perizie disposte su alcune delle linee di assemblaggio e confezionamento dei pacchetti di sigarette è emersa l’intensa attività produttiva realizzata durante il periodo di operatività clandestina.
È stato stimato, infatti, che ciascuna di esse abbia potuto agevolmente produrre 48 mila pacchetti di sigarette al giorno, da cui un volume immesso sul mercato illegale valutabile (in via del tutto prudenziale) in almeno 35 milioni di pacchetti (corrispondenti a 700 tonnellate di prodotto). Un quantitativo, questo, che può aver fruttato agli organizzatori dell’illecito traffico guadagni stimati in non meno di 175 milioni di euro. Ciò con una correlativa evasione di accisa sui tabacchi quantificabile in 112 milioni di euro circa, oltre a IVA per ulteriori 28 milioni di euro.
Sono in corso accertamenti per individuare tutti i responsabili e le ramificazioni del traffico illecito, che potrebbe avere collegamenti con reti criminali internazionali specializzate nel contrabbando di tabacco.
L’intervento, sottolineano gli investigatori, “rappresenta un importante risultato nel contrasto alla contraffazione e alla produzione illegale di tabacchi, a tutela non solo dell’economia legale ma anche della salute dei consumatori”.
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