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Accusato di rapine, lesioni e persino di furti al Centro accoglienza della Caritas: ora è in manette

Un algerino di 23 anni arrestato ad Alba

carabinieri

L'elenco dei fatti per cui è indagato è... considerevole: tentata rapina, lesioni personali aggravate, porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere, furto e furto in abitazione – consumati e tentati – anche in concorso, nonché della violazione delle disposizioni sulla detenzione e l’utilizzo di armi da taglio, con contestazione della "recidiva specifica infraquinquennale".

Tutti reati commessi ad Alba tra luglio e novembre. Dopo lunghe indagini, la Procura di Asti e i Carabinieri di Alba hanno individuato un presunto responsabile: un 23enne di origine algerina, arrestato nei giorni scorsi, «gravemente indiziato di numerosi reati contro la persona e il patrimonio.

Tra i principali episodi contestati: una rapina aggravata e lesioni personali nei confronti di un ragazzo alla fermata del bus (la vittima era stata minacciata con un coltello: poi era intervenuto il padre del giovane, che a sua volta era stato minacciato, aggredito e ferito) e una serie di furti a negozi o esercizi, commessi prevalentemente di notte: negozi di alimentari, una casa privata, tre episodi di furti al centro di accoglienza della Caritas Diocesana Albese, uno alla Bocciofila Albese, un furto con strappo ai danni di un passante a sarebbe stato sottratto un borsello contenente telefono cellulare e denaro contante. E infine l'aggressione in strada, in concorso con altri soggetti non identificati, di un uomo, ferito con lesioni gravi e e ricoverato in prognosi riservata per importanti traumi toraco-addominali.

L’indagato si trova ora in carcere, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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