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Minacciavano e accerchiavano le vittime sui treni Torino-Savona, sgominata la baby gang

Rapine
Sono 10 gli indagati per le rapine commesse ai danni di giovani vittime a bordo dei treni regionali della tratta Torino-Savona. Le indagini degli agenti del Compartimento della Polizia ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, attraverso l’analisi dei social network e delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie, hanno permesso di identificare gli autori delle rapine: si tratta di giovanissimi, di cui tre minorenni. Otto sono magrebini, due gli italiani.

Accerchiati e minacciati con coltelli

Il modus operandi della gang era sempre lo stesso: i ragazzi venivano accerchiati mentre erano seduti nella carrozza e con la minaccia di coltelli, tubi metallici o bastoni li costringevano a cedere i loro valori, come denaro, gioielli ed in una occasione perfino dei capi di abbigliamento acquistati poco prima. La violenza del gruppo criminale in alcuni casi non si è limitata alle minacce verbali, ma le vittime venivano spintonate e costrette a restare sedute durante le rapine. Nelle perquisizioni domiciliari i poliziotti hanno sequestrato i capi d’abbigliamento indossati durante i colpi e una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Al termine dell’indagine, quattro dei rapinatori sono finiti in carcere, mentre gli altri sono stati denunciati in stato di libertà. 
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