Quasi 300 allevatori di bovini di razza Piemontese, iscritti al “Libro genealogico” con sede a Carrù, presso Anaborapi, si sono trovati a Fossano, lo scorso giovedì 9 settembre, per eleggere i delegati che andranno a votare l'Assemblea annuale, il bilancio e le eventuali modifiche. Tutti e 20 i posti riservati alla provincia di Cuneo (il sistema è proporzionale e la “Granda” quindi è la più rappresentata considerando l’alto numero di allevamenti presenti) provengono dal gruppo di allevatori che si era mosso questo inverno nelle proteste sotto la sede di Coalvi e Anaborapi per tutta una serie di questioni. Dal drastico calo dei prezzi, alla mancanza di «autonomia».
La manifestazione dello scorso dicembre
Il comunicato
La lista vincente dei nuovi delegati di Cuneo ha rilasciato un comunicato. «Il mondo della Piemontese – si legge – è in fermento ormai da diverso tempo. All’origine vi è la questione dei prezzi dei vitelli grassi (3,15 euro al kg) e, come ricaduta, sui vitelli svezzati, che non coprono nemmeno i costi di produzione. Secondo uno studio effettuato da Coalvi, il costo di produzione è di almeno 3,80 euro al kg di peso vivo. Quindi gli allevatori, con i costi delle materie prime alle stelle e i rischi, lavorano in perdita. Inoltre siamo seriamente preoccupati per le sorti di Anaborapi. L'Associazione di razza ha sempre usufruito di fondi pubblici per poter svolgere il lavoro selettivo e far funzionare il “Centro Tori”, che esporta 100 mila dosi di seme di Piemontese in tutto il mondo ed è l’unico centro di questo tipo al mondo. Nonostante la progressiva diminuzione di fondi pubblici, la gestione oculata e parsimoniosa degli anni precedenti ha reso l'Anaborapi una delle poche Associazioni di razza con un bilancio attivo e solido. Ultimamente, con la necessità di riordino economico, delle varie Associazioni nazionali di razza, l'Anaborapi è stata inclusa in Fedana (una Federazione con sede a Roma con lo scopo di spalmare i debiti anche a chi è in attivo e oculato nelle spese). Questa chiede il pagamento di una quota annuale (nel 2019 12mila euro, nel 2020 32mila euro e nel 2021?) a fronte, per conto nostro, di nessun servizio reso, sia nei confronti dell’Anaborapi che degli allevatori stessi. Gli allevatori versano alla loro Nazionale una quota annua per ogni capo adulto e nell'ultimo anno questa cifra è stata raddoppiata. E temono anche per la certificazione dei loro capi. Se la certificazione fosse eseguita da un Ente terzo, a Roma ad esempio, potrebbe essere motivo di ricatto da chi certifica. È per questi importanti motivi che giovani allevatori e seriamente motivati si sono proposti e sono stati eletti dai propri colleghi a rappresentarli in Assemblea. Perché siamo prima allevatori di razza Piemontese e, poi, iscritti ad un sindacato».
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Unione Monregalese NewsLa newsletter de L'Unione Monregalese
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951. Direttore Responsabile Corrado Avagnina. Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049 Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049 Albo Società Cooperative n. A118893 Capitale Sociale € 25.768,00 i.v. L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23 Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link