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Rivive lo stemma di Dogliani dell’antico “Tiro a segno”, appena recuperato

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l’artista che ha realizzato il restauro, Franco Alessandria, con il sindaco Claudio Raviola e il prof. Giuseppe Martino

Nuova vita per l’antico stemma del Comune di Dogliani, che un tempo faceva bella mostra di sé presso la struttura dello storico “Tiro a segno” cittadino. Il grande stemma ottocentesco è infatti recentemente stato ritrovato dal sindaco Claudio Raviola e la nuova Amministrazione comunale ha deciso di farlo restaurare, affidando l’intervento al bravissimo artista Franco Sebastiano Alessandria. Dopo un lavoro di alta precisione, lo stemma, splendidamente recuperato, è ora stato collocato nell’androne d’accesso al palazzo comunale. «Nella seconda metà dell’Ottocento, concluse le tre guerre d’indipendenza, il nuovo Stato italiano incentivò i Comuni più importanti a dotarsi di nuovi “Tiro a segno”. La pratica diventò così un vero sport nazionale, rivolto principalmente ai giovani, perché si esercitassero nell’uso delle armi, caso mai in futuro ce ne fosse stato nuovamente bisogno – racconta il prof. Giuseppe Martino, storico appassionato doglianese e presidente del Museo Gabetti –. Anche Dogliani non volle essere da meno e inaugurò il suo “Tiro a segno” in Cabuello, nel 1884, costruito su proposta del sindaco Giuseppe Mauzi. Il “Tiro a segno” inizialmente ebbe grande successo, poi le due guerre mondiali ne segnarono il declino e la chiusura definitiva. Negli anni ’80, vennero demolite le paratie lungo il Rea per far spazio ai nuovi impianti sportivi, poi venne abbattuto anche il vecchio edificio. Le macerie furono portate in discarica, ma qualcuno pensò di tenere almeno un ricordo, come memoria storica, “salvando” una balaustra in cemento con al centro, appunto, lo stemma del Comune».
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