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Furti in casa: se il sistema d'allarme c'è, ma non si usa

I dati dicono che la nostra provincia resta sicura, negli ultimi giorni è tornata però l'ondata di furti

Furti in casa: se il sistema d'allarme c'è, ma non si usa

immagine a scopo didascalico

Il sistema di allarme c’è, ma (a volte) non si usa. Vuoi per una dimenticanza, vuoi per una, anche comprensibile, sottovalutazione del rischio. D’altronde, come emerso anche dal recente report de Il “Sole 24 Ore”, Cuneo è una delle province più sicure d’Italia: al 98° posto su 110 nell’indice di criminalità redatto in base alle denunce per numero di abitanti.

Per quanto riguarda i furti, nel 2024 si sono registrate 4.680 querele totali in Granda e la provincia scala leggermente nell’indice, all’84° posto. L’ultima ondata nel Monregalese è avvenuta in questi giorni, in uno dei periodi dell’anno storicamente più soggetti. Proprio a questo riguardo, la raccomandazione delle Forze dell’ordine è di inserire sempre l’allarme, laddove installato, nel momento in cui si esce di casa.

I ladri hanno colpito alcune case a Niella (frazione San Teobaldo e centro abitato) e aree di campagna a Mondovì e Briaglia tra mercoledì e giovedì scorso. Poi segnalazioni anche a Villanova domenica (zona via Frabosa) e Vicoforte (furto ai Collarei nella serata di martedì). 

Si invita anche ad adottare altre precauzioni che possono sembrare banali, ma da non sottovalutare, come ad esempio non lasciare le chiavi dell’auto all’interno del mezzo o troppo in vista, oltre a segnalare tempestivamente eventuali movimenti sospetti. Su quanto accaduto di recente, i Carabinieri stanno portando avanti le indagini, anche con l'ausilio delle videocamere di sorveglianza.

 

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