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Nicolò Pettiti sorprende al Campionato Italiano: 13° posto che vale come una vittoria

nicolò pettiti

Foto, profilo Instagram Swatt Club

C’è un risultato che vale più di una medaglia al collo, ed è quello conquistato domenica da Nicolò Pettiti al Campionato Italiano di ciclismo su strada, disputato a Gorizia con arrivo sull’acciottolato di piazza della Vittoria. Il giovane ciclista di Sant’Albano, classe 2002, ha chiuso al 13° posto la prova in linea, in un contesto di altissimo livello che ha visto sfidarsi i big del ciclismo italiano come Filippo Ganna, Jonathan Milan e Diego Ulissi. Il successo finale è andato a un compagno di squadra di Nicolò, Filippo Conca (Swatt Club), che ha vinto in volata davanti ad Alessandro Covi (UAE Emirates, la stessa squadra di Pogacar) e Thomas Pesenti (Soudal QuickStep Devo Team), scrivendo una pagina storica per il team. Lo Swatt è infatti una squadra amatoriale – senza sponsor sulla maglia e senza licenze World Tour, Professional o Continental – e ha sbaragliato i professionisti grazie a una strategia perfetta e a una condizione fisica invidiabile. Tra i protagonisti di giornata, insieme al vincitore Conca e a Mattia Gaffuri (quinto), c’è anche Pettiti, che ha saputo interpretare la gara con intelligenza e cuore. Un risultato che assume un valore speciale, come lui stesso ha raccontato con emozione sui social: «Se me l’avessero detto sei mesi fa, non ci avrei mai creduto. Ero arrivato a un bivio, e la voglia di smettere pesava più della voglia di continuare. Lo Swatt Club mi ha fatto riaccendere l’agonismo e mi ha ricordato che non è finita. Grazie a chi ci ha tifato sulla salita e da casa. Non sentivamo nulla, ma vi abbiamo sentiti tutti. Abbiamo creduto nelle cose impossibili, ma questa volta nemmeno noi ce lo saremmo immaginati». Il progetto Swatt Club nasce infatti proprio per dare una seconda chance a chi, spesso troppo presto, si ritrova messo ai margini del ciclismo professionistico. L’obiettivo è chiaro: offrire un’opportunità concreta di tornare a competere ai massimi livelli, anche superata la tradizionale età da juniores o U23. E Pettiti, con la sua determinazione e il suo piazzamento tra i migliori, ha dimostrato che i sogni, se accompagnati dal coraggio, possono diventare realtà. Una lezione che va oltre ogni classifica.

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