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Una “Spiga verde” anche nel monregalese

È la come la “Bandiera Blu” per i comuni rurali: sono dieci in provincia di Cuneo

Una “Spiga verde” anche nel monregalese

La bandiera di "Spighe verdi"

Con due nuove entrate e otto conferme la provincia di Cuneo anche quest’anno si colloca in vetta alla speciale classifica nazionale dei Comuni “Spighe Verdi”, il programma della FEE - Foundation for Environmental Education in collaborazione con Confagricoltura. E il riconoscimento sbarca per la prima volta nel Monregalese con l’aggiunta di Chiusa di Pesio (insieme a Narzole) che raggiunge Alba, Bra, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Guarene, Monforte d’Alba e Santo Stefano Belbo.

Spighe Verdi si basa sull’esperienza quarantennale di FEE - Foundation for Environmental Education, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi – precisa Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – dalle pratiche sostenibili all’economia circolare, dalla tutela del paesaggio alla valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’accoglienza: sono alcune delle attività e delle strategie messe in atto dagli imprenditori agricoli, custodi dell’ambiente, per una gestione consapevole del territorio e una salvaguardia delle bellezze naturali che il territorio ci offre”.
Anche quest’anno, il Piemonte si conferma la prima Regione italiana per numero di riconoscimenti con 18 Spighe Verdi. Oltre a quelle cuneesi ci sono i Comuni di Acqui Terme, Canelli, Carignano, Gamalero, Gavi, Poirino, Pralormo e Volpedo, portando la regione ad aumentare di cinque la quota 2024, con 18 riconoscimenti sui 90 assegnati in tutta Italia.
Segue la Calabria con 10 località, le Marche con 9, la Toscana, l’Umbria e la Puglia con 8, 7 in Campania, 4 in Liguria, 3 in Sicilia e in Abruzzo; seguono Veneto, Basilicata e Lombardia con 2, chiude l’Emilia – Romagna con una.

Per accompagnare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Gli indicatori “Spighe Verdi” sono 67 e vanno a comporre le 16 macroaree:


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3. Educazione alla sostenibilità
4. Assetto urbanistico
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6. Protezione della biodiversità
7. Conservazione e valorizzazione del paesaggio
8. Tutela del suolo
9. Gestione del ciclo dei rifiuti
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12. Qualità dell’acqua
13. Qualità dell’ambiente sonoro
14. Mobilità sostenibile
15. Turismo
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