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16 Settembre 2025 - 13:34
Il voto è stato unanime. Le intenzioni, invece, no. Nella seduta di lunedì 15 settembre, il Consiglio Provinciale ha approvato all'unanimità l'Ordine del giorno relativo al nuovo Piano Socio-Sanitario regionale. Ma la divisione arriva sull'odg proposto dalla lista di centrosinistra che, invece, non passa il voto delle altre liste.
Il documento portato in Consiglio dal presidente Luca Robaldo era quello stilato dopo l'incontro, convocato nei giorni precedenti dai Presidenti delle Rappresentanze e delle Conferenze dei Sindaci di ASL CN1, ASL CN2 e ASO Cuneo, con la partecipazione anche dei rappresentanti dei Consorzi Socio-Assistenziali e del presidente della Provincia.
In sostanza, i sindaci dicevano la loro. Con osservazioni e critiche anche nel merito: «Con l’approvazione dell’Ordine del Giorno, il Consiglio Provinciale ha espresso condivisione rispetto alle osservazioni avanzate dai sindaci e dai Consorzi e impegna il Presidente della Provincia a sostenerle nelle sedi competenti», spiega la Provincia.
Robaldo: «Ringrazio i consiglieri per il dibattito costruttivo e ringrazio la Regione Piemonte per la disponibilità a questa ulteriore fase di confronto con il territorio, che segue quella già attivata nel periodo precedente l'adozione del Piano. Il dialogo che nei giorni scorsi ha coinvolto tutte le parti interessate e l'appoggio del Consiglio Provinciale sono, ancora una volta, dimostrazione di come la Granda sia capace di lavorare insieme ed essere unita sulle questioni territoriali».
Sul tavolo, però, c'era anche un odg promosso dal gruppo "La nostra Provincia", Centrosinistra: è stato bocciato.
I firmatari, Davide Sannazzaro, Stefania D’Ulisse, Loris Emanuel e Alberto Gatto commentano parlando esplicitamente di una scelta "del centrodestra": «Una vera e propria foga ideologica sembra ormai pervadere il centrodestra della Granda. È stato bocciato il nostro odg di analisi critica al Piano Socio-Sanitario regionale, a fronte dell’approvazione di un documento proposto dal presidente Robaldo che riportava peraltro osservazioni molto critiche da parte di sindaci e presidenti degli enti gestori. Siamo di fronte a un paradosso: da un lato si approva un documento che riporta le critiche degli amministratori locali, dall’altro si boccia la nostra proposta che quelle stesse criticità le raccoglieva in modo serio e puntuale. Questo dimostra che la maggioranza che governa la Provincia non legge i documenti oppure è sempre più intrappolata dall’ideologia e incapace di discutere nel merito delle proposte».
In ambito lavori stradali, è stato ratificato il riconoscimento di somma urgenza per un intervento lungo la strada provinciale di Fondovalle Tanaro, nel territorio di Carrù, resosi necessario per il cedimento di una banchina dovuta all'azione sulla sponda del sottostante. È stato, inoltre, approvato l’accordo di collaborazione con il Comune di Sampeyre per i lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della strada del Colle di Sampeyre, interessata negli ultimi mesi dal transito di molti mezzi pesanti impegnati nei cantieri attivi a Elva per la realizzazione dell'importante progetto bandiera del bando borghi. La compartecipazione ai lavori, per un importo pari a 50.000, va inoltre a completare gli interventi realizzati dalla Provincia in diversi comuni lungo il tracciato della Granfondo Fausto Coppi. Ancora in ambito viabilità, è stato approvato il trasferimento alla Provincia di alcune porzioni di strade militari dismesse dal Demanio.
Gli ulteriori argomenti discussi hanno riguardato variazioni di bilancio e modifiche al piano triennale delle opere pubbliche dovute a interventi urgenti, a variazioni di attribuzione di risorse ministeriali, adeguamenti prezzi, applicazioni di avanzi, approvazione di alcuni progetti finanziati da risorse europee, adeguamento delle previsioni di entrate tributarie e extratributarie.
È stato invece approvata la proposta avanzata dai Consiglieri afferenti al Gruppo "Patto Civico" sull'estensione della misura Piemove - Piemonte studia e viaggia" agli studenti degli Atenei in comuni non capoluogo.
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