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01 Agosto 2025 - 17:57
La doppia presentazione a Busca e Dronero
Così come la cronaca locale, anche nello sport certe dinamiche non sono esclusivamente nazionali: le buone e le cattive pratiche si ritrovano a cascata dai livelli più alti a quelli inferiori. E il mondo del calcio mercato, poi, è tra quelli che regalano da sempre gli intrighi più gustosi.
In questi giorni ad accendere il dibattito nel mondo del calcio cuneese è il caso del giovane portiere Marcos Capello classe 2007 annunciato il 25 giugno come nuovo acquisto del Busca (in Promozione) e poi acquistato ufficialmente dalla Pro Dronero (nel girone di Eccellenza dove è impegnata anche la Monregale) qualche giorno fa. Come è possibile? Le firme sui contratti per la nuova stagione sportiva sono possibili solo da luglio e probabilmente l’accordo sulla parola non era ancora stato messo nero su bianco.
Un epilogo decisamente indigesto per il Busca che in un comunicato ufficiale non usa mezzi termini: «Il ragazzo in questione era stato accolto con fiducia ed entusiasmo: erano stati definiti tutti gli aspetti dell’accordo, sia sportivi che economici ed era anche stato presentato sui social con indosso la nostra divisa. È quindi con grande delusione che apprendiamo questa sua scelta, che non solo è stata presa in modo inaspettato, ma è anche stata accompagnata da un comportamento che riteniamo inaccettabile sul piano umano e sportivo. Un comportamento che denota in primis una grande mancanza di rispetto verso la nostra Società, che aveva investito tempo ed energie per integrarlo nel nostro progetto, e in secondo luogo la carenza di maturità da parte del giocatore necessaria per effettuare determinate decisioni. Nel calcio le scelte professionali sono legittime, ma crediamo che debbano essere fatte con lealtà e trasparenza nel rispetto di tutti degli accordi presi».
Capello è cresciuto nel Genola ed è poi passato all'Alba Calcio con cui ha disputato il Campionato Juniores Nazionale. Nell'ultima stagione ha difeso inizialmente i pali della formazione Juniores del Chisola per poi passare alla Giovanile Centallo, dividendosi tra Eccellenza e Juniores.
I CASI IN SERIE A – Rimestando nella storia del calcio mercato di Serie A è pieno di casi controversi di questo tipo o simili. Ne ricordiamo alcuni. Nel 1995 il portoghese Luis Figo di contratti ne aveva firmati addirittura due: uno con la Juventus uno con il Parma. Risultato il giocatore resterà allo Sporting prima di passare al Barça e poi, tra mille polemiche, al Real Madrid. Nel 2012 Berbatov era già su un aereo per Firenze per vestire la maglia viola, l’inserimento della Juventus mandò tutto a monte, ma alla fine il bulgaro torna in Inghilterra. A volte galeotte sono state le visite mediche, strategiche o meno: problemi cardiaci fanno saltare il passaggio di Schick alla Juve nel 2017, ma poco dopo il giocatore andrà alla Roma. Nel 2009 l’ingaggio di Cissokho da parte del Milan salta per… problemi odontoiatrici.
Ci sono poi gli interventi presidenziali: «Kakà resta al Milan» è il proclama di Silvio Berlusconi, al telefono al processo di Biscardi, che blocca la cessione del brasiliano al Manchester City. Siamo a gennaio 2009, anche se il divorzio (questa volta per il Real Madrid) si concretizzerà solo pochi mesi dopo. Sempre a Milano si sussurra che fu Barbara Berlusconi a bloccare il trasferimento di un altro brasiliano, Pato, con cui era sentimentalmente legata, a Parigi. Da qui un effetto domino con il mancato arrivo di Tevez, già immortalato con Galliani in un ristorante nella prima pagina della Gazzetta dello Sport del 6 gennaio 2012. Tevez resterà al Manchester City e arriverà in Italia, ma alla Juve, un anno e mezzo dopo.
L’ultima variabile sono i tifosi e le sollevazioni popolari che fecero, ad esempio, saltare lo scambio Guarin-Vucinic tra Juventus e Inter (siamo nel 2014) o qualche anno prima l’arrivo di Stankovic in bianconero. Lo stesso giocatore già nei primi anni 2000 aveva firmato un pre contratto per giocare a Torino, poi saltato.
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