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14 Luglio 2025 - 08:48
Dal 10 luglio 2025, chi vola all’interno dell’Italia o verso Paesi dell’area Schengen può imbarcarsi esibendo solo la carta d’imbarco
È l’inizio di una nuova era per i viaggiatori aerei in Italia e in Europa. Due novità entrate in vigore o in via di approvazione promettono di cambiare radicalmente il modo in cui ci si imbarca su un aereo: l’abolizione dell’obbligo di mostrare il documento d’identità per i voli nazionali e in area Schengen, e l’introduzione di regole comuni a livello UE sul bagaglio a mano, che dovrà essere sempre incluso nel biglietto base.
Una semplificazione pensata per rendere il viaggio più fluido, ma che solleva anche interrogativi su sicurezza, privacy e gestione degli spazi in cabina.
Dal 10 luglio 2025, chi vola all’interno dell’Italia o verso Paesi dell’area Schengen può imbarcarsi esibendo solo la carta d’imbarco, fisica o digitale. Non è più necessario mostrare un documento d’identità ai controlli al gate, anche se resta obbligatorio portarlo con sé.
«Non si tratta di un’abolizione del documento, ma di una semplificazione della procedura», ha chiarito Pierluigi Di Palma, presidente dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. «I passeggeri non saranno mai “senza nome”: il documento serve ancora in fase di prenotazione, e resta a disposizione per eventuali controlli delle forze dell’ordine».
L’obiettivo dichiarato è ridurre i tempi di attesa, fluidificare gli imbarchi e avvicinare il trasporto aereo alle pratiche ormai diffuse nei treni ad alta velocità. Di Palma ha sottolineato che «la tecnologia oggi permette di sapere in anticipo chi sale su ogni volo» e che «la sicurezza è garantita». Tuttavia, ha anche ammesso che sarà necessaria «una fase di monitoraggio» per correggere eventuali criticità.
Se da un lato la misura è stata accolta con un certo favore dalle compagnie aeree – che vedono nella semplificazione un incentivo alla mobilità – non mancano le critiche da parte di associazioni e sindacati. Il Codacons ha definito la norma “prematura” e ha chiesto “più garanzie sui controlli”, mentre Assoutenti ha evocato il rischio di imbarchi non autorizzati, specie in scali minori con meno personale.
Anche la UIL Trasporti ha sollevato perplessità: «Temiamo che il personale di terra venga ulteriormente ridotto, mentre i controlli biometrici non sono ancora pienamente diffusi», ha dichiarato il sindacato.
Parallelamente, dal lato europeo si discute un altro grande cambiamento: l’introduzione dell’obbligo per tutte le compagnie aeree di includere nel prezzo base un bagaglio a mano standard, oltre a un oggetto personale. La Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato una bozza il 24 giugno 2025.
Le nuove regole in via di definizione prevedono che ogni passeggero possa portare:
un piccolo zaino o borsa personale (max 40×30×15 cm),
un trolley da cabina (fino a 7 kg, con somma dimensioni max 100 cm).
Questa proposta nasce per contrastare le politiche aggressive di alcune compagnie low-cost, che negli ultimi anni avevano trasformato il bagaglio a mano in una voce extra di guadagno.
Secondo un report del Parlamento UE, il sovrapprezzo per portare un trolley a bordo può arrivare anche a 70 euro su tratte brevi, creando pratiche commerciali poco trasparenti e disparità tra vettori.
Non tutte le compagnie sono entusiaste. Aicalf, associazione che rappresenta le compagnie low-cost europee, ha fatto sapere che questa misura potrebbe causare:
aumento generalizzato delle tariffe,
maggiore congestione a bordo,
più bagagli da stivare all’ultimo minuto.
Anche Airlines for Europe (A4E) si è detta contraria, paragonando ironicamente l’obbligo di includere il bagaglio a mano nel biglietto a “costringere i cinema a regalare i popcorn”.
Chi vola in Italia o in Europa in questi mesi deve quindi prepararsi a un contesto in evoluzione:
Check-in e controlli più rapidi, soprattutto per voli nazionali o europei senza frontiera.
Documenti sempre con sé, anche se non richiesti al gate (i controlli per la sicurezza sono sempre possibili).
Bagaglio a mano più garantito, ma attenzione alle regole transitorie: fino all’approvazione definitiva (attesa entro fine 2025), ogni compagnia può ancora applicare tariffe diverse.
Il 2025 segna una svolta significativa per il trasporto aereo europeo. L’intenzione di rendere i viaggi più semplici, rapidi ed economici è chiara. Tuttavia, come ha sottolineato anche Di Palma, «il cambiamento richiede gradualità e attenzione». L’equilibrio tra efficienza e sicurezza, trasparenza e sostenibilità economica, sarà la vera sfida dei prossimi mesi.
Le novità introdotte per i voli nazionali e in ambito Schengen segnano un passo deciso verso una mobilità più rapida e accessibile, in linea con l’evoluzione tecnologica e le esigenze dei viaggiatori moderni. Se da un lato il venir meno dell’obbligo di mostrare il documento d’identità promette imbarchi più fluidi, dall’altro impone una riflessione sul delicato equilibrio tra efficienza e sicurezza.
Allo stesso modo, l’iniziativa europea sul bagaglio a mano punta a tutelare i consumatori e a garantire trasparenza nei costi, mettendo fine a pratiche poco chiare adottate da diverse compagnie low-cost.
Viaggiare in aereo sarà forse più semplice, ma non per questo meno regolato: il documento resta sempre obbligatorio da portare con sé, i controlli non scompaiono e la sfida sarà implementare le nuove norme senza creare confusione.
Nel frattempo, ai passeggeri non resta che informarsi bene prima di partire — e godersi un volo (finalmente) un po’ più snello.
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