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27 Agosto 2025 - 09:49
Una delle suggestive ambientazioni di Villa Durazzo Pallavicini, a Genova
A volte, per vivere un’esperienza davvero speciale, non serve percorrere migliaia di chilometri. Basta spingersi sulle colline dietro Genova e lasciarsi guidare dalla curiosità. È quello che abbiamo fatto noi domenica 24 agosto, scegliendo di dedicare la giornata a Villa Durazzo-Pallavicini, nel quartiere genovese di Pegli. Un luogo che non è un semplice parco, ma un vero e proprio viaggio teatrale in più atti, pensato nell’Ottocento dal marchese Ignazio Alessandro Pallavicini come palcoscenico naturale in cui stupire i propri ospiti.
Varcata la soglia d’ingresso, si è subito accolti dall’atmosfera elegante di un giardino ottocentesco: vialetti geometrici, fontane d’acqua zampillante, specchi riflessi adornati da ninfee e fiori acquatici che creano una cornice raffinata. Ma il parco non si limita a incantare con la bellezza classica: passo dopo passo, si trasforma in un racconto in cui ogni scenario è diverso dal precedente.
All’improvviso il visitatore si ritrova in un bosco tirolese: sentieri ombrosi, alberi che si intrecciano a formare arcate naturali e la sensazione, quasi irreale, di aver varcato una frontiera invisibile. Pochi metri più in là, il paesaggio muta ancora: si apre un giardino roccioso, dove spuntano cactus e piante grasse accanto a palme alte e slanciate, evocando l’esotismo dei paesaggi lontani che nell’Ottocento alimentavano il sogno dell’avventura coloniale.
Il cuore del percorso è segnato dall’acqua. Un lago con un piccolo ponticello che lo divide in due, una cascata scenografica che scroscia tra le rocce: qui la natura è stata piegata all’arte della meraviglia, con un equilibrio che ancora oggi lascia stupefatti.
E poi arriva la sorpresa più spettacolare: la grotta. Non una semplice ricostruzione, ma un ambiente con vere stalattiti e stalagmiti, trasportate all’epoca da una cavità calcarea e sapientemente ricollocate per creare un effetto autentico. In parte allagata, la grotta permetteva agli ospiti di uscire in barca a remi e, come in un’apparizione teatrale, emergere al centro di un lago incantato, circondati da un paesaggio fiabesco. Immaginare le dame e i cavalieri ottocenteschi vivere questa esperienza aiuta a comprendere lo spirito visionario del marchese Pallavicini.
Ma la scenografia non si ferma qui. Continuando la salita, tra vialetti e terrazze panoramiche, si raggiunge il punto più alto del parco: il castello medievale. Costruito appositamente come elemento scenografico, domina dall’alto la città e l’intero golfo di Genova. Il marchese volle questo edificio per rafforzare il senso di potere e grandiosità, offrendo ai suoi ospiti un punto di osservazione privilegiato, da cui lo sguardo si apre a 360 gradi: il mare scintillante, i quartieri di Ponente, il profilo del porto antico e, nelle giornate limpide, persino la riviera che corre verso Ponente e Levante. Un vero palcoscenico panoramico, che regala ancora oggi emozioni intense.
Oltre alla ricchezza scenografica, Villa Durazzo-Pallavicini custodisce un patrimonio botanico straordinario. Tra i viali e i sentieri si incontrano alberi secolari, arbusti rari, essenze profumate e fiori colorati che cambiano volto al parco in ogni stagione.
Da segnalare, in particolare, il celebre viale delle camelie, uno dei più importanti d’Italia: con le sue numerose varietà estive e invernali, garantisce fioriture per oltre otto mesi l’anno, trasformando il cammino in un tunnel vegetale di petali e colori.
Orari di apertura:
Dal 1 marzo al 30 settembre:
Martedì–venerdì 9:30–19:00 (ultimo ingresso 17:00)
Sabato, domenica e festivi 10:00–19:00 (ultimo ingresso 17:00)
Dal 1 al 25 ottobre: martedì–domenica 9:30–18:00 (ultimo ingresso 16:00)
Chiuso da novembre a fine febbraio.
Biglietti:
Feriali: intero €11, ridotto €9, bambini 6–12 €6, famiglia €26.
Weekend e festivi: intero €13, ridotto €11, bambini 6–12 €7, famiglia €32.
Gratuito fino a 5 anni.
Biglietto cumulativo con il Museo di Archeologia Ligure: €16.
Come arrivare:
In treno: stazione di Genova Pegli, proprio accanto all’ingresso.
In auto: uscita autostradale GE-Pegli, parcheggio consigliato “Molo Archetti”.
In bus: linea AMT 1.
In navebus: dal Porto Antico a Pegli (condizioni meteo permettendo).
Visitare Villa Durazzo-Pallavicini non significa solo passeggiare in un parco, ma vivere un’esperienza che unisce arte, natura, botanica e immaginazione. Un itinerario che, proprio come un’opera teatrale, si apre con un prologo elegante, alterna colpi di scena, e culmina con la visione grandiosa dal castello medievale.
La nostra domenica del 24 agosto ci ha lasciato con una certezza: questo luogo, adatto anche ai bambini, per una piacevole passeggiata nel verde, non smette di sorprendere e merita di essere riscoperto, stagione dopo stagione.
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