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28 Agosto 2025 - 09:57
Federica Fiorentino
La montagna non è più solo luogo di vacanza: in Val Tanaro cresce il numero di chi sceglie di viverci stabilmente, portando nuova linfa a un territorio che per anni ha sofferto lo spopolamento.
I dati lo confermano – la valle registra oggi il miglior saldo migratorio delle comunità montane cuneesi – ma dietro ai numeri ci sono soprattutto volti e storie. Una di queste è quella di Federica Fiorentino, romana classe 1984, che nel 2008 ha scoperto queste valli per la tesi universitaria e non le ha più lasciate. Da quattro anni ha messo radici a Ormea, dove lavora online, coltiva la terra e prepara l’apertura di un'attività ricettiva.
«Mi sono trasferita in Val Tanaro nel 2008 e mi sono subito innamorata di questo bellissimo territorio – spiega Federica –. Dal 2021 vivo stabilmente ad Ormea, dove ho trovato un piccolo angolo di paradiso. Lavoro online e questo mi ha permesso di scegliere liberamente dove vivere e per me essere in montagna, ma vicino al mare, ha un valore inestimabile».
«Mi prendo cura della terra, coltivo, sono accompagnatore naturalistico e vedo tante potenzialità nella nostra Valle, dove a breve aprirò anche un’attività ricettiva», continua Federica.
«Credo fortemente nelle persone e nel territorio, in cui sogno di poter vedere un ritorno dei giovani e della comunità, e la creazione di una economia sana che sappia valorizzare l’intera Val Tanaro e le sue straordinarie risorse. Questo non toglie che vi siano tante difficoltà da affrontare, ma la mia è una scelta di vita che rifarei senza se e senza ma», conclude Federica.
Foto Ormea.info
Federica non è un caso isolato: la Valle Tanaro sta diventando una piccola calamita per giovani e professionisti in cerca di un equilibrio diverso, tra lavoro, natura e comunità. Dietro a ogni nuovo residente c’è la speranza di ridare vita a borghi, campi e sentieri, trasformando il territorio in un laboratorio di innovazione e sostenibilità.
In Val Tanaro, scegliere di vivere in montagna significa non solo trovare un piccolo angolo di paradiso, ma anche diventare protagonisti di una rinascita collettiva: chi arriva porta idee, entusiasmo e sogni, tracciando una nuova mappa del futuro per le terre alte del Piemonte.
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