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Occhi furtivi, passo regale: Silvestro, il custode selvatico delle Langhe

L'esperto: «La differenza tra lui e il gatto domestico è la stessa che esiste tra il lupo e il cane»

Occhi furtivi, passo regale: Silvestro, il custode selvatico delle Langhe

Silvestro, il gatto selvatico

Al Parco Safari delle Langhe di Murazzano vive un ospite speciale: Silvestro, un magnifico esemplare di felis silvestris, il gatto selvatico europeo. A presentarlo sui social è stato Attilio, keeper del parco, che ha spiegato con passione le caratteristiche di questa affascinante specie, troppo spesso confusa con i gatti randagi.

Un felino antico e misterioso

Il gatto selvatico è considerato il progenitore diretto del gatto domestico. La sua diffusione è molto ampia: lo si incontra nelle foreste del Nord Europa, fino alla Russia e alla Siberia orientale. In Italia è presente soprattutto nelle zone alpine, dove predilige ambienti boschivi e climi freschi.

A differenza dei gatti di città, Silvestro rappresenta una specie selvatica vera e propria. Non va confuso con i gatti randagi, che non sono altro che gatti domestici rimasti senza padrone. La differenza è la stessa che esiste tra il lupo e il cane: due animali imparentati, ma con comportamenti e stili di vita profondamente diversi.

Il custode della natura

Attraverso le parole di Attilio, emerge un invito importante: osservare con rispetto Silvestro e riconoscere il valore della biodiversità. Ospitare un esemplare come lui al Parco Safari delle Langhe significa dare al pubblico l’occasione di conoscere più da vicino un felino elusivo, che difficilmente si lascia vedere in natura.

Un simbolo da proteggere

Silvestro non è solo una curiosità per i visitatori: rappresenta il legame fra passato e presente, tra selvatico e domestico. È la testimonianza vivente di come l’uomo abbia intrecciato la propria storia con quella degli animali, senza però cancellare la bellezza e l’unicità delle specie originarie.

Al Parco Safari delle Langhe, Silvestro continua a muoversi con l’eleganza dei boschi alpini, ricordandoci che la natura è sempre più vicina di quanto pensiamo, basta saperla osservare.

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