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Barolo, gianduiotti e Mole: il Piemonte finisce sulla moneta da 5 euro

La Zecca dello Stato celebra le eccellenze piemontesi con una moneta speciale. Ma un sola non basta per raccontare tutte le peculiarità della nostra regione

Barolo, gianduiotti e Mole: il Piemonte finisce sulla moneta da 5 euro

Il Piemonte diventa protagonista della nuova moneta da 5 euro della serie “Cultura Enogastronomica Italiana” coniata dalla Zecca dello Stato. Un omaggio prezioso a una terra che ha fatto della qualità e della tradizione il proprio marchio distintivo, ma che forse non può essere racchiusa in un solo disegno.

Sulla moneta risaltano il profilo delle Alpi, la maestosa Mole Antonelliana e un elegante orizzonte di cioccolato, simbolo della tradizione dolciaria torinese che ha conquistato il mondo con gianduiotti e cremini. Accanto, un calice di Barolo, il “re dei vini”, ambasciatore del gusto piemontese e dell’Italia nel mondo.

A incorniciare la scena, un raffinato intreccio di motivi artistici e culturali: i Giardini della Reggia di Venaria Reale e il rosone della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, a ricordare il patrimonio architettonico e storico che rende unica la regione.

La moneta, con finitura Fior di Conio, è stata realizzata nelle officine dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, e per l’occasione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha visitato la Zecca, accolto dall’amministratore delegato Michele Sciscioli.

  

«E’ motivo di grande orgoglio per noi che il Piemonte entri a far parte della serie che il Ministero dell’Economia e Finanze, con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, dedica alle eccellenze del nostro Paese e che questo avvenga attraverso alcuni dei suoi elementi più iconici: il cioccolato e le praline, il Barolo, la Mole antonelliana e le nostre Alpi - ha affermato il presidente Cirio - Un patrimonio che appartiene a tutta l’Italia e che con questa moneta diventa oggetto da collezione per quanti amano il Piemonte e per chi lo scoprirà in futuro. Le nostre eccellenze paesaggistiche, architettoniche ed enogastronomiche non sono solo ciò che ci rappresenta nel mondo, ma sono anche il biglietto da visita di un settore turistico in crescita, che oggi vale oltre il 10 per cento del Pil piemontese e si conferma sempre più capace di attrarre turisti e appassionati dall’Italia e dal mondo».

«Questa moneta rappresenta con straordinaria efficacia l’anima del Piemonte: una terra che unisce cultura, lavoro e bellezza in un equilibrio unico. Il Barolo, il cioccolato, i paesaggi delle colline e delle Alpi, i nostri tesori architettonici raccontano l'identità e la storia più autentica dei nostri territori - aggiunge il presidente del Consiglio Regionale Davide Nicco - Il fatto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, abbia scelto di dedicare una moneta al Piemonte ci rende orgogliosi: è un riconoscimento al valore culturale, produttivo e umano di una regione che da sempre contribuisce in modo decisivo alla ricchezza del Paese. Questa moneta, che porta impressi i nostri simboli più rappresentativi, è anche un invito al mondo a far riscoprire il Piemonte come luogo di eccellenze, di creatività e di passione».

Per il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone, «la collaborazione tra istituzioni centrali e territoriali ha dato vita a un’opera che unisce e racconta uno dei territori più importanti e strategici del nostro Paese. Con la moneta da 5 euro “Barolo e Cioccolato – Piemonte” celebriamo l’identità, la storia e l’eccellenza di una regione straordinaria. Ogni territorio custodisce valori che alimentano l’identità nazionale: omaggiarli significa rafforzare il senso di comunità e appartenenza. Questa moneta è il simbolo di un dialogo concreto tra istituzioni impegnate a valorizzare e tramandare il patrimonio italiano».

Un riconoscimento importante per il Piemonte, ma non esaustivo. Perché se è vero che il Barolo e il cioccolato sono icone indiscusse, la regione custodisce molte altre eccellenze che meriterebbero di finire impresse nel metallo. Dal tartufo bianco d’Alba ai formaggi d’alpeggio delle vallate cuneesi, dai vini del Monferrato al Bue Grasso di Carrù, simbolo del Monregalese e vanto della tradizione contadina.

Un patrimonio di saperi, profumi e mestieri che rappresenta l’anima autentica del Piemonte — una terra che unisce gusto, storia e ingegno. Forse una moneta sola non basta per raccontarla tutta.

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