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Si alza il vento della protesta contro il mega-parco eolico: «Devastate per il territorio»

Tre Comuni della Valbormida fanno ricorso al Tar e sfidano la Regione sul progetto del Bric Surite

Si alza il vento della protesta contro il mega-parco eolico: «Devastate per il territorio»

I Comuni di Altare, Mallare e Cairo si mobilitano contro il parco eolico Bric Surite. La decisione della Regione, contenuta nel decreto 5970 dell’8 agosto 2025, di dare parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto, ha suscitato preoccupazione tra la popolazione e i Comitati locali. In risposta, i tre Comuni hanno deciso di presentare ricorso al TAR per bloccare la procedura di VIA.

Il parco prevede l’installazione di sei turbine da 4,5 MW ciascuna, per un totale di 27 MW, nei territori di Cairo Montenotte e Altare, con opere di connessione che interesseranno anche Mallare.

Il Comitato Bric Surite ha espresso soddisfazione per la posizione dei Comuni, ma invita a non abbassare la guardia: «Continueremo a monitorare le procedure in corso e a relazionarci con tutti i soggetti coinvolti. Nuove iniziative e incontri sono già programmati».

Secondo il Comitato, l’impatto sul territorio di Altare sarebbe “letale, devastante e irreversibile”, e il decreto regionale presenta “numerose falle”, che saranno evidenziate nel ricorso. «Non possiamo accettare un’invasione eolica di ogni nostra collina. Noi, la Valbormida e la Provincia di Savona non siamo disponibili al sacrificio finale – sottolineano gli attivisti –. L’assessore regionale Alessandro Piana ha ricordato che la Liguria è una “regione-parco per le sue bellezze naturali e le numerose Aree protette” – conclude il Comitato – Non vorremmo che questo concetto fosse frainteso, trasformando la Liguria in una “regione-parco-eolico”».

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