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Quando la fede unisce i continenti: Ceva abbraccia la Chiesa nigeriana

Una Giornata Missionaria intensa e piena di significato con mons. Godfrey, vescovo di Nsukka, e don Paolo Ochada. «La giovane ed entusiasta Chiesa africana ci aiuta a pensarci come grande famiglia»

Quando la fede unisce i continenti: Ceva abbraccia la Chiesa nigeriana

Una Giornata Missionaria Mondiale originale e ricca di emozione quella che si è celebrata domenica nel Duomo di Ceva, alla presenza di mons. Godfrey, vescovo di Nsukka (Nigeria), la Diocesi di provenienza di don Paolo Ochada, sacerdote “fidei donum” che da tre anni presta servizio come collaboratore parrocchiale a Ceva. Mons. Godfrey era accompagnato da don Alexander, giovane sacerdote e studente al “Biblicum” di Roma.

Ad accogliere i due ospiti è stato don Franco Bernelli, parroco di Ceva, che ha spiegato:

«La Diocesi di Nsukka ha appena 100 anni di vita e conta già 400 giovani sacerdoti indigeni; una sessantina di loro studiano nei vari Atenei d’Europa e degli Stati Uniti, con l’intento di tornare nelle loro parrocchie per mettere a frutto quanto appreso. È una Diocesi forse unica nel continente africano, dove non sono più presenti i missionari, ma è evidente come il buon seme della Parola di Dio, seminato in passato dai primi evangelizzatori, abbia portato un abbondante frutto. Il vescovo ci ha aiutato a riflettere sulla bellezza della Chiesa universale e a pensarla come una grande famiglia che si aiuta a vicenda a portare i pesi gli uni degli altri e, se oggi nel nostro vecchio continente europeo la Chiesa soffre a causa della carenza di vocazioni e della presenza di altre fedi religiose, i credenti sono stimolati ad essere sempre più testimoni credibili della fede cristiana in un mondo secolarizzato e multireligioso».

Il vescovo Godfrey ha invitato i fedeli a riflettere sulla bellezza della Chiesa universale, una grande famiglia che si sostiene a vicenda e che condivide fatiche e speranze.

«È stata una bella Giornata Missionaria, in cui, attraverso la testimonianza della giovane ed entusiasta Chiesa nigeriana, abbiamo percepito l’urgenza di essere discepoli del Signore per diventare missionari nei nostri ambienti di vita quotidiana».

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