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02 Novembre 2025 - 15:16
La montagna insegna a salire, a cadere e, soprattutto, a rialzarsi. Ma quando una vetta diventa l’ultimo passo di chi amiamo, il sentiero verso la guarigione può sembrare infinito.
Per affrontare questo percorso complesso, il Club Alpino Italiano lancia “Oltre la vetta”, un progetto che mette insieme alpinisti, guide, soccorritori, psicologi e famiglie per costruire una rete di supporto dedicata a chi vive un lutto o un trauma legato alla montagna.
Un'iniziativa che vuole riportare la voce, il racconto e la cura al centro della comunità alpinistica e non solo. Perché il dolore può essere condiviso, ascoltato e accompagnato — anche ad alta quota.
“È una delle iniziative più importanti del mio mandato, un gesto di solidarietà sociale per aiutare davvero chi soffre”
— Antonio Montani, Presidente Generale CAI
Il progetto, realizzato insieme all’associazione Psicologi per i Popoli, offrirà strumenti, formazione e professionisti specializzati nel supporto psicologico a chi ha perso qualcuno in ambiente montano.
Un punto di riferimento nazionale per chi cerca un luogo sicuro dove raccontarsi, confrontarsi e trovare aiuto.
Il debutto ufficiale sarà sabato 15 novembre a Milano, durante l’Italian Outdoor Festival. Online sono già disponibili materiali informativi, testimonianze e risorse utili, pensate per chi vive un dolore che spesso non trova parole.
Accanto al progetto nasce anche un video-podcast mensile, ideato e condotto dalla giornalista Sofia Farina, che esplora storie vere di perdita e resilienza in montagna.
La prima puntata ospita Marina Consolaro, mamma di Matteo Pasquetto, giovane alpinista scomparso sul Monte Bianco nel 2020. Dal suo dolore è nato il Fondo Casa Matteo Varese, dedicato ai giovani alpinisti.

Il podcast è disponibile sul sito ufficiale di Oltre la Vetta, YouTube, Spreaker e Spotify.
Fondamentale il ruolo dell’associazione Psicologi per i Popoli, che coordinerà la selezione e formazione degli esperti.
“È un passo decisivo: si riconosce finalmente l’impatto psicologico degli incidenti in montagna”
— Donatella Galliano, Presidente PsP

“Oltre la vetta” non è solo un progetto, ma una mano tesa.
Un nuovo modo di vivere la montagna: non più solo come luogo di conquista, ma anche come spazio di cura, memoria e umanità.
Perché a volte, scalare il dolore insieme è il primo passo per tornare a guardare l’orizzonte.
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