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13 Novembre 2025 - 11:12
Volare con Ryanair da mercoledì... è un po’ diverso. La compagnia low cost più famosa d’Europa ha ufficialmente introdotto l’obbligo di carta d’imbarco digitale, mandando in pensione quella cartacea.
Chi non farà il check-in on line rischia di pagare una sanzione da 55 euro, una sorta di “tassa” che ha già fatto discutere.
L’obiettivo dichiarato? Ridurre la burocrazia e l’impatto ambientale, spingendo tutti verso la digitalizzazione.
Ma la scelta non piace a tutti. Molti utenti segnalano possibili imprevisti — batterie scariche, telefoni dimenticati o malfunzionanti — che potrebbero creare problemi ai passeggeri.
Ryanair, dal canto suo, assicura che in casi simili sarà previsto supporto al gate e che i dati del viaggiatore saranno comunque già registrati nel sistema, ma la misura non convince del tutto le associazioni dei consumatori.
I viaggiatori dovranno effettuare il check-in esclusivamente online, tramite sito o app ufficiale, scaricare la boarding pass digitale (DBP) e mostrarla direttamente dal proprio smartphone al momento dell’imbarco.
Non verranno più rilasciate carte d’imbarco stampate, ad eccezione dei voli in partenza dal Marocco, dove resta obbligatorio ritirare la versione cartacea in aeroporto.
A criticare la decisione è stato il Codacons, che parla di una transizione “troppo brusca e poco inclusiva”.
“Va bene digitalizzare i servizi — si legge nella nota — ma deve esserci sempre un’alternativa gratuita. Non si può imporre il digitale a chi non ha familiarità con le app o con gli strumenti tecnologici”.
Lo stesso tono arriva da Assoutenti, che ha puntato il dito contro quella che definisce una “nuova tassa occulta per i passeggeri”:
“Siamo favorevoli alla sostenibilità, ma imporre una penale da 55 euro a chi non si adegua è inaccettabile. In molti casi il supplemento supera il costo stesso del biglietto”.
Chi non effettuerà il check-in online dovrà richiedere la carta d’imbarco al gate, pagando la famigerata tassa di 55 euro. Una scelta che, secondo le Associazioni, rischia di colpire soprattutto anziani, famiglie e viaggiatori occasionali, poco abituati alle procedure digitali.
Gli imprevisti possono capitare a chiunque: un telefono smarrito o la batteria scarica possono trasformarsi in un piccolo incubo prima di partire. In questi casi, però, Ryanair ha previsto due scenari diversi.
Se il problema si verifica prima dei controlli di sicurezza, sarà possibile ottenere gratuitamente una nuova carta d’imbarco in aeroporto, a condizione che il check-in online sia già stato completato.
Se invece lo smartphone si spegne dopo i controlli ma prima dell’imbarco, nessun panico: i dati del passeggero risultano già registrati nel sistema, quindi sarà comunque consentito l’accesso al gate.
La compagnia ha inoltre chiarito che, in caso di assenza di connessione dati o Wi-Fi instabile, la carta d’imbarco digitale può essere acceduta anche offline tramite l’app ufficiale di Ryanair.
Ryanair difende la sua decisione parlando di un passo verso il futuro e di una gestione più veloce e sostenibile dei flussi in aeroporto. Ma la sensazione, tra i passeggeri, è che la semplicità del volo low cost stia diventando sempre più complicata.
Ryanair vira dunque sul digitale, ma il modo in cui lo fa — tra obblighi, multe e poca flessibilità — fa discutere. Per molti è una rivoluzione necessaria, per altri una decisione che rischia di lasciare a terra chi non ha lo smartphone sempre in mano.
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