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Quando un mulino rinasce, rinasce un territorio: la scommessa dei grani antichi

Il Mulino Spica di Camerana sarà centro di aggregazione e macinatura di grani antichi

Quando un mulino rinasce, rinasce un territorio: la scommessa dei grani antichi

I lavori edili di ristrutturazione del “vecchio” Mulino Spica di Camerana sono terminati. L’intervento di riqualificazione è stato reso possibile grazie ad un contributo di 2 milioni di euro ottenuto dal Comune di Camerana in forza della partecipazione al bando per il Piano di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate.

Si è così arrivati ai giorni nostri e alle due serate tenutesi presso il locale “Aperi Market & Drinks” in località Chiappino con incontri sul tema “Il cereale biologico Bormidese”. Questi incontri hanno di fatto da cerimonia inaugurale di quella che sarà la prossima attività del mulino ristrutturato: punto di aggregazione e anche di macinatura dei grani locali.

Nella prima serata, il 26 novembre, il dott. Raffaele Meloni, ricercatore agronomo presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, ha relazionato su “Coltivazione dei grani moderni e antichi e dei cereali minori”.

 

 

Martedì 3 dicembre è stata la volta della trattazione del tema “Caratteristiche tecnologiche ed utilizzi delle farine di frumento e cereali minori”, con due relatori: Paolo Pavarino, chef e docente Cfp Cebano Monregalese e la dott.ssa Claudia Sardella, ricercatrice tecnologa presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli studi di Torino.

La chiusura delle due serate è toccata al sindaco di Camerana Massimiliano Romano che così descrive l’evento: «Siamo molto soddisfatti della grande affluenza durante le serate a testimonianza del interesse che c’è al riguardo dell’argomento».

La disanima del sindaco prosegue con la “storia” di come si è arrivati alla realizzazione del progetto di ristrutturazione del mulino Spica: «Queste iniziative sono il corollario al progetto di rigenerazione urbana che per noi riguarda l’ex mulino Spica, intervento che ormai sta giungendo alla conclusione. Il bando del finanziamento prevedeva anche azioni di valorizzazione, consulenza e anche un aspetto che riguarda la socialità».

Romano passa poi ad argomentare sulla sostanza delle due serate del convegno: «La valorizzazione dei grani antichi e non solo tramite la coltivazione e la loro macinazione nel nostro mulino inizia proprio dalle nozioni tecniche circa le rese, la qualità delle farine che producono e il loro corretto utilizzo, molto ben illustrate con competenza e professionalità dai relatori intervenuti. É stato un momento importante per scambiarsi opinioni, idee e considerazioni oltre ad essere stati momenti di aggregazione molto importanti in un momento storico nel quale l’utilizzo dei social riducono drasticamente queste occasioni».

Il sindaco di Camerana entra poi nel merito dei lavori che sono stati ultimati: «Al riguardo dello stato di avanzamento dei lavori le opere edili sono concluse, come pure la sala riunioni multimediale, l’allestimento del museo immersivo che riguarda il mulino esistente sarà terminato entro fine anni ed a giorni è prevista la consegna del nuovo impianto di macinazione».

«Si tratta di una macina in pietra ricostruita della capacità di produrre 2 quintali di farina all’ora. Alla conclusione di tutti i lavori procederemo ad una manifestazione di interesse per la gestione che consisterà nella produzione di farina e la vendita anche di prodotti tipici e lavorati facendo sinergia anche con gli altri paesi dell'Alta Langa. Sarà richiesto anche di svolgere attività diciamo pubblica per chi vorrà farsi macinare del proprio grano per avere farina per uso familiare visto anche il crescente interesse per prodotti meno raffinati a vantaggio degli aspetti salutistici».

«Finalmente si riuscirà a restituire nuovamente il mulino alla collettività, proprio come era stata la sua funzione nel momento della costruzione. Inaugurazione e inizio attività sono previste per la prossima primavera».

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