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18 Luglio 2025 - 07:09
Via libera dalla Giunta al bando per la rimozione dell’amianto dagli edifici di proprietà di Comuni e Province, che aprirà entro il mese di luglio, e che poggia su una dotazione finanziaria di 3 milioni e 141mila euro di fondi regionali, per il triennio 2025-2027.
Si tratta di un ulteriore tassello che va ad inserirsi nel vasto programma di bonifica che la Regione persegue da anni. In particolare, il bando consentirà di rimuovere l’amianto dagli edifici di proprietà di Comuni, Province e Città Metropolitana di Torino, considerando prioritari gli interventi su edifici per i quali, effettuata la valutazione del rischio che tiene conto dello stato di degrado e del rischio di esposizione, sia stata accertata la necessità e l’urgenza di bonifica per consentire di intervenire in situazioni di potenziale pericolo per la salute e per l’ambiente.
«Continua il nostro impegno per combattere questo annoso problema sul quale da anni siamo fortemente impegnati – commenta l’assessore all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati - Quello di oggi è un altro passo in avanti per risanare il territorio della nostra regione. Parallelamente proseguiamo con l’attività di mappatura dell'amianto rispetto alla quale intendiamo fare ricorso anche a nuove modalità e tecnologie e, grazie alla riorganizzazione della struttura della Regione, è stato individuato un settore che a breve avvierà i lavori per la redazione del nuovo Piano Regionale Amianto».
Oltre ad incentivare la rimozione dei manufatti contenenti amianto, la Regione Piemonte con l’Assessorato all’Ambiente e il supporto di Arpa Piemonte, realizza ed aggiorna, sin dal 2004, la mappatura della presenza di amianto di origine antropica e naturale. Per quanto riguarda la mappatura dell’amianto di origine antropica si focalizza in particolare sulle coperture, che vengono individuate mediante il telerilevamento e con l’applicazione di reti neurali artificiali, con le quali è possibile riconoscere e classificare le coperture in cemento-amianto. Sempre sul fronte dell’amianto, la Regione ha fortemente contribuito - ed opera tutt’ora - per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) di Casale Monferrato e di Balangero.
Come già emerso nel corso della recente riunione del Comitato strategico Amianto, per i prossimi anni la Regione intende promuovere anche attività che incentivino gli interventi sugli edifici privati con duplice finalità: rimuovere le coperture e, parallelamente, installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolar modo, impianti fotovoltaici.
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